20 dicembre: megafesta studentesca al Palalevico
L'hashtag che circola su facebook #allschools#palachristmas. Il marchio è «Black out event» e la firma è quella del dj Mr. V. Il nome è la garanzia per i tanti ragazzi che sono ospiti fissi nei sabato sera di Studio Uno a San Cristoforo durante l'anno e per quanti lo saranno il prossimo 20 dicembre al Palalevico di Levico Terme nella più grande festa studentesca dell'anno. Rigorosamente natalizia
L'hashtag che circola su facebook #allschools#palachristmas. Il marchio è «Black out event» e la firma è quella del dj Mr. V. Il nome è la garanzia per i tanti ragazzi che sono ospiti fissi nei sabato sera di Studio Uno a San Cristoforo durante l'anno e per quanti lo saranno il prossimo 20 dicembre al Palalevico di Levico Terme nella più grande festa studentesca dell'anno. Rigorosamente natalizia, perché il tema non potrebbe essere che quello dopo la sfida ardimentosa ed egregiamente vinta alla catastrofe prevista dai Maya che ha tenuto banco nell'edizione dello scorso anno. Ci racconta di #allschools #palachristmas Isacco Pisetta, studente diciannovenne che fa parte dell' organizzazione e che in questi giorni si è occupato di raccogliere le adesioni nelle scuole del capoluogo. Pardòn, meglio nei licei artistici, scientifici e linguistici di Trento con due uniche eccezione che sforano nell'universo scolastico della provincia, per gli istituti «Martino Martini» di Mezzolombardo e «Marie Curie» di Pergine. «Abbiamo incaricato i rappresentanti delle scuole che hanno fatto da tramite per promuovere l'evento e pensato per gli studenti che a dicembre sono in vacanza. L'offerta, con un biglietto di tredici euro, è la consumazione, musica e tanto divertimento con il nostro dj Mr. V», spiega Isacco. Pensiamo subito agli ai ragazzi della Valsugana: «Si fa fatica a smuoverli - osserva ancora - quelli di Pergine vengono fino a San Cristoforo. Quanto alla bassa, direi immobilismo assoluto». La scelta è caduta sui licei non certo perché l'organizzazione «se la tira». «Ogni scuola ha la sua sensibilità. Ci sono gli "alternativi", per esempio, che l'anno scorso non hanno voluto partecipare - precisa Pisetta con molta diplomazia - ci aspettiamo di fare il pienone». Contro i Maya al Palalevico nel 2012 erano 1800, stavolta contando anche «gli alternativi», dovrebbe esserci il tutto esaurito. Giovani e movida stanno facendo chiacchierare molto. Com'è possibile accordare il divertimento dei ragazzi con l'aria austera della città? «È una questione di mentalità precostituita - risponde ancora Isacco - pare strano ma dove c'è divertimento ci deve per forza essere chiasso e disturbo. Può invece voler dire semplicemente chiacchiere e ballo senza strafare. In città i locali chiudono alle 10 e il sabato a domenica le serrande sono abbassate tutto il giorno. Penso soprattutto agli universitari. Va bene lo studio ma c'è bisogno anche di spazi per lo svago. Perché chi critica non viene a vedere come si divertono davvero i ragazzi?». È stato lanciato il guanto della sfida. Qualcuno lo raccoglierà? N. B.