Viabilità, si torna a parlare di Pirubi

La bocciatura della gara da parte del Consiglio di Stato costa alle casse statali almeno 210 milioni di euro. Il bando per assegnare la concessione dell'Autobrennero, infatti, prevedeva per chi avesse vinto di anticipare 70 milioni per tre anni alle casse dell'Anas. Si torna a parlare di PirubiI tuoi commenti

di Angelo Conte

valdasticoTRENTO - La bocciatura della gara da parte del Consiglio di Stato costa alle casse statali almeno 210 milioni di euro. Il bando per assegnare la concessione dell'Autobrennero, infatti, prevedeva per chi avesse vinto di anticipare 70 milioni per tre anni alle casse dell'Anas. In caso di normale iter della gara, il nuovo concessionario avrebbe pagato già nel 2011, 2012 e 2013 i 210 milioni di euro per l'Anas.
 
Ma le cifre che ballano attorno alla cancellazione della gara e alle caratteristiche della sentenza del Consiglio di Stato sono anche altre. A partire da quelle per le opere legate ai territori locali e ai contributi diretti agli stessi. Nel corso degli ultimi dieci anni della concessione, spiega il presidente dell'A22 Paolo Duiella, solo per i contributi diretti dati alle Province e Regioni attraversate dall'autostrada sono stati 100 milioni di euro. Senza contare il fatto che alcune opere, come la galleria di Mori, ad esempio, sono state realizzate proprio dall'A22. 
 
E sulla questione delle opere da inserire nel bando di gara dell'A22 torna la Lega Nord. Che, con una nota di Maurizio Fugatti, ricorda la mozione del 2010 con cui si impegnava il governo di allora «ad adottare tutte le iniziative di competenza affinché nel bando di gara per l'affidamento della concessione di costruzione e gestione dell'autostrada del Brennero che tra le opere infrastrutturali complementari siano comprese anche il collegamento sotto il Monte Baldo tra il Basso Trentino (Comune di Avio) o l'Alto Veronese (Comune di Brentino Belluno) con il Garda veronese (Comuni di Malcesìne o Brenzone), il cosiddetto Tunnel del Peller che collega la Valle di Non con la Valle di Sole in provincia di Trento e il termine sul versante trentina della Valdastico, da pianificare d'intesa con gli enti locali interessati». 

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