Civezzano: «Palestra? Tutto regolare»
Sull'apertura - avvenuta da tempo - della nuova palestra di Civezzano alle varie attività sportive, il sindaco Stefano Dellai definisce il tutto legittimo. Quindi, tranquillità da parte del primo cittadino che, in riferimento alla recente interrogazione proposta dalla Lega Nord in consiglio provinciale volta a porre dubbi su regolarità di esecuzione dei lavori nonché sull'agibilità, puntualizza come le certificazioni siano depositate già da tempo in Comune
Sull'apertura - avvenuta da tempo - della nuova palestra di Civezzano alle varie attività sportive, il sindaco Stefano Dellai definisce il tutto legittimo. Quindi, tranquillità da parte del primo cittadino che, in riferimento alla recente interrogazione proposta dalla Lega Nord in consiglio provinciale volta a porre dubbi su regolarità di esecuzione dei lavori nonché sull'agibilità, puntualizza come le certificazioni siano depositate già da tempo in Comune. «Comunque, ad occuparsene è stato il direttore dei lavori, l'architetto Renzo Acler , che è pure il progettista della struttura per conto della Civezzano volley che ne è il committente». Così Dellai che, altresì, rileva come il collaudo statico attesti la conformità delle opere, secondo normativa e progetto.
Per la cronaca si ricorda come il costo dei lavori per quell'opera in località Baselghe - già da più parti denunciata quale obbrobrio ambientale per la sua ostentata forma a richiamare un lucente hangar - è definito in 884.000 euro. Per il 65% finanziati alla Asd Civezzano volley dalla Provincia, con il rimanente 35% dal Comune. All'appello, in attesa della contabilità finale in fase di verifica, mancherebbero più di 100.000 dalla Provincia e altrettanti dal Comune.
La nuova struttura sportiva polivalente sarà al centro del dibattito proprio questa sera nella seduta del consiglio comunale, con la richiesta di modifica della convenzione fra ente pubblico e Civezzano volley con lo stralcio dei volumi da destinare ad altre attività. Si tratta dei due piani da 150 metri quadri ciascuno, attualmente al grezzo, posti sopra gli spogliatoi. Entrerebbero nei ragionamenti in atto fra amministrazione comunale e istituto superiore de Carneri, quest'ultimo con affitto in scadenza (prossimo settembre) nell'adiacente sede e con necessità di ampliare gli spazi a disposizione. Tutto comunque, tiene a puntualizzare il sindaco Dellai, dovrà passare attraverso un bando pubblico. Tenendo però presente che l'attuale edificio scolastico rimane patrimonio indisponibile per destinazioni diverse da quelle dell'istruzione. Verosimile, quindi, potrebbe essere la prosecuzione del rapporto con il «de Carneri». Magari con un contratto d'affitto che, per la vecchia struttura, potrebbe essere più che raddoppiato rispetto ai circa 40.000 euro/anno attuali. Sempreché venga raggiunto l'accordo, magari con un «ventennale» di concessione (in conto affitto) per i nuovi 300 metri quadrati che l'Istituto paritario de Carneri dovrebbe impegnarsi a rendere usufruibili per le sue nuove aule. Fra ascensore, impianti, vano scala, infissi e tramezze, potrebbero servire più di 300.000 euro.
Questo il capitolo «palestra», in un consiglio da quindici punti sul tappeto, fra variazioni di bilancio, Tasi, regolamenti, schema di accordo quadro di programma su piano territoriale di Comunità di valle e disciplinare per lo sperimentale mercato contadino.