Alta Valsugana "riciclona": raccolta differenziata all'81,5%
Una Alta Valsugana sempre più attenta all'ambiente e "riciclona". La quota di raccolta differenziata dei rifiuti, nel 2014 e nei 18 comuni serviti dall'Amnu spa, ha infatti toccato l'81,5%.
Una Alta Valsugana sempre più attenta all'ambiente e "riciclona". La quota di raccolta differenziata dei rifiuti, nel 2014 e nei 18 comuni serviti dall'Amnu spa, ha infatti toccato l'81,5%. «C'è stato l’impegno di tutti per una raccolta dei rifiuti sempre più attenta, puntale e sostenibile», dice il presidente di Amnu Alessandro Dolfi.
Nell'area negli ultimi 12 mesi si è registrato un aumento generale dei rifiuti del 4,8% (ora pari a 24.865 tonnellate), mentre è calato il secco residuo di oltre il 3%, con i rifiuti recuperati saliti di quasi il 7%, portando la quota della differenziata all’81,5% (pari a 20.351 tonnellate). «Si tratta di dati confortanti che dimostrano l’impegno di gran parte dei cittadini - conferma Dolfi : si è creato un ottimo rapporto di collaborazione tra l’azienda, dinamica e attenta a nuove strategie di raccolta e conferimento sempre più sostenibili, ed una comunità divenuta sempre più che sensibile ai temi della sostenibilità. Uno sforzo che può essere penalizzato dal comportamento di pochi, pratiche abusive che comportano costi e disservizi a danno di tutti (chiaro il riferimento all’abbandono indiscriminato dei rifiuti e all’uso poco attento dei bidoni della differenziata, in particolare delle materie plastiche)».
[[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"180746","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","style":"float: right;","width":"180"}}]]I rifiuti recuperati sono cresciuti del 14,6% considerando anche il ghiaino stradale (1.650 tonnellate), che dal 1° gennaio 2014 viene avviato da Amnu Spa a recupero, mentre lo stesso «umido» viene lavorato e smaltito in Trentino. «Tutto ciò ci ha permesso di diminuire i costi per il trattamento del ghiaino (circa 80 euro in meno a tonnellata) - spiega Alessandro Dolfi -, sono strategie e buone pratiche perfezionate nel 2014, che hanno portato al taglio delle tariffe e alla diminuzione degli importi del 5,6% a utenza (attraverso un conguaglio calcolato nella bolletta emessa a gennaio)».
Tra i dati più significativi il calo negli scarti d’imballaggio (imballaggi «impropri», come le bottiglie con liquido) scesi del 22% (ora pari a 485 mila chilogrammi), gli imballaggi in legno (meno 92,51%), e gli indumenti calati del 12,28% (ora quasi 65 mila chili), segno delle difficoltà economiche e di altre modalità di raccolta (riuso). Crescono invece le ramaglie (circa 410 mila tonnellate in più e salite del 15,88%), conseguenza delle abbondanti piogge, i farmaci (più 13,89% e 7.260 chili) e con un balzo in avanti di cavi (più 54.07% ora a 6.700 chili) e dei termometri (più 127,27% da 11 a 25). In crescita anche la raccolta del vetro (con più 3,73% e 2000 tonnellate) e dei cartoni (più 14,05% con 1.200 tonnellate), mentre la carta scende dell’1,26% (2.800 tonnellate). Tra le ultime modalità di raccolta i nuovi contenitori per il recupero del vetro, più ridotti e tali da garantire più pulizia e minori sversamenti, gestiti da un automezzo mono-operatore.
«La raccolta differenziata è positiva e incoraggiante - conclude il presidente - ma si può ancora migliorare. Le multe (40 quelle elevate dai vigili urbani in Alta Valsugana) e i sistemi di videosorveglianza posso servire, ma a volte sono un costo ulteriore senza creare un vantaggio apprezzabile. Servono di più l’educazione ed il rispetto reciproco, che alla fine si concretizzano in un vantaggio economico in bolletta».