Traffico a Madrano
Sono oltre 2.800 passaggi giornalieri, con un traffico equamente distribuito nelle due direzioni e alcuni «picchi orari» dovuti al pendolarismo.
Sono stati resi noti i primi dati della campagna di monitoraggio, avviata dal Comune di Pergine e dal Servizio provinciale opere stradali e ferroviarie, per verificare consistenza e problematicità del traffico veicolare nell’attraversamento della «stretta» di Madrano tra l’ingresso della frazione perginese dalla provinciale 83 di Piné, via dei Cuori e via d’Oltrefersina.
Già nel mese di marzo l’amministrazione comunale di Pergine, su sollecitazione della comunità frazionale, aveva sperimentato con un impianto semaforico la gestione del traffico nella strettoia, creando un senso unico alternato per garantire una maggiore vivibilità e sicurezza in paese e disincentivare il traffico di transito «parassita», che non aveva origine o destinazione nell’abitato.
«I dati ufficiali non sono stati ancora comunicati dal servizio provinciale - spiega l’assessore comunale alla viabilità Massimo Negriolli - sappiamo che in media sono stati registrati circa 2.800 passaggi bidirezionali al giorno, con flussi di traffico equamente distribuiti nelle due direttrici, ed alcuni picchi nella fascia oraria mattutina (tre le 7 e le 8) e serale (dalle 17 alle 19) legati allo spostamento dei pendolari sia verso Trento, sia verso Pergine e la Valsugana».
Due le fasi del monitoraggio la prima con il regolare funzionamento del semaforo, la seconda con il semaforo a luce lampeggiante arancione, per capire alcune importanti dinamiche e tendenze del traffico e della sosta al semaforo. «In questa prima fase i tempi d’attesa al semaforo sono stati molto contenuti (massimo un minuto) - spiega ancora Negriolli - ciò ha evitato lunghe code, ma non ha particolarmente rallentato o ostacolato il traffico di transito. L’effetto più positivo è stata la corretta gestione dei passaggi delle vetture lungo la strettoia, evitando conflittualità, mancate precedenze o rischi per auto e pedoni». Da qui una prima decisione dell’amministrazione perginese. «Il semaforo nella stretta, pur conclusa la fase del monitoraggio, continuerà a rimanere in funzione e sarà consolidato nella sua struttura e basamento - conferma l’assessore Massimo Negriolli - questa è stata anche la richiesta dei residenti delle vie del centro storico di Madrano, dove è sicuramente aumentata sicurezza e vivibilità. Progressivamente saranno aumentati anche i tempi di sosta (l’accensione del rosso) per porre un freno al solo traffico di transito e passaggio, data anche la presenza di percorsi alternativi».