«Siamo pronti ad accogliere i profughi come dice il Papa»
I parroci perginesi sensibili all'appello di Papa Francesco sui profughi
Parrocchie perginesi sensibili all'accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo internazionale, anche se non è stata ancora individuata l'immediata disponibilità di canoniche o altre strutture tali da garantire una reale sistemazione a nuovi nuclei di profughi. L'appello di Papa Francesco ad aprire le porte di strutture religiose e oratori, affinché non rimangano «semplici musei», è stato recepito anche nel decanato di Pergine e sarà oggetto di una prossima discussione tra i sacerdoti dell'ambito pastorale. «Il tema dell'accoglienza e dell'emergenza internazionale dei rifugiati ci interroga tutti e non ci può lasciare insensibili come comunità cristiane - spiega il decano di Pergine don Marco Berti - conclusa l'estate e la sagre patronali che stanno coinvolgendo in questi giorni molte comunità parrocchiali affronteremo il problema in un incontro già fissato entro la fine del mese. Sul territorio di Pergine potrebbero esistere delle strutture poco utilizzate, ma va valutato il loro stato conservativo attuale e la funzionalità ad accogliere nuove persone».
Un argomento che non lascia indifferente anche la parrocchia di Pergine una delle più grandi del Trentino con quasi 10 mila fedeli. «Il coordinamento e la messa a disposizione di eventuali strutture religiose per tale emergenza è seguita direttamente dalla curia diocesana di Trento - spiega il parroco don Antonio Brugnara - abbiamo già segnalato la nostra disponibilità ed effettuare un monitoraggio di eventuali stabili presenti a Pergine, ma l'ultima decisione spetta alla curia». Accanto ad alcune canoniche poco utilizzate nelle frazioni (ma spesso trasformate in case sociali o sedi per le associazioni) in via via Regensburger a Pergine si trova anche il grande edificio della Provvidenza per il quale si sta completando il restauro e la piena funzionalità.
«La Provvidenza è una struttura destinata ad attività parrocchiali (catechesi, scout, gruppo anziani, Caritas) - tiene a precisare don Brugnara - la comunità parrocchiale si è impegnata in un costoso recupero perché pensa di utilizzare al meglio tale immobile per i fedeli di Pergine. Credo che sul territorio sussistano altre strutture, e siamo pronti all'accoglienza, ma eventuali azioni o progetti verranno messe a punto con il consiglio pastorale con molta sensibilità ed attenzione».