Un solo ufficio tecnico per tutti i sei comuni
Un unico ufficio tecnico per sei comuni, ed un’unica figura di segretario generale affiancato da due vice-segretari competenti su due zone distinte. Potrebbe essere questo il primo passo del nuovo sistema delle gestioni associate obbligatorie, che i comuni di Pergine, Vignola Falesina, Sant’Orsola, Palù, Fierozzo e Frassilongo dovranno assumere e ratificare (servirà un apposito passaggio consigliare) entro la fine di giugno. Se lo scorso novembre la legge provinciale 12/2014 ha rivisto l’organizzazione degli enti territoriali trentini, prevedendo 38 ambiti dove avviare le gestioni associate obbligatorie, i comuni sono ora chiamati a presentare entro il 30 giugno il progetto di riorganizzazione intercomunale di tutti i compiti e le attività da gestire in forma associata.
L’argomento è stato affrontato ieri mattina in una riunione congiunta tra sindaci e segretari generali dei sei comuni del perginese e della Valle dei Mòcheni, tenuta presso il municipio di Pergine, e sul punto si è espressa nel pomeriggio la giunta comunale perginese. «Si è trattato di uno dei numerosi incontri e momenti di confronto che si sono succeduti tre le sei amministrazioni in questi ultimi mesi - spiega il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer, comune capofila all’interno dell’ambito - il quadro generale è in gran parte definito, anche se ora si tratta di mettere nero su bianco le varie convenzioni che disciplineranno i servizi associati, definendo ruoli, compiti e competenze di enti e personale coinvolto (durata 10 anni)». Se sembra ormai certo che l’ufficio tecnico di Pergine (la nuova direzione lavori pubblici e patrimonio guidata dal dirigente Luca Paoli) assocerà e coordinerà i vari uffici periferici (in parte già legati da una precedente convenzione) restano da definire gli altri servizi oggetto delle gestioni associate obbligatorie.
«Entro il 31 luglio i servizi dell’ufficio tecnico e la segreteria generale e organizzazione del personale saranno associati (il segretario generale di Pergine sarà affiancato da due vicesegretari competenti degli altri comuni) - conferma Oss Emer - la nuova riforma istituzionale prevede che entro il 1 gennaio 2017 anche gli altri servizi siano gestiti in forma associata. Fondamentale è quindi il progetto di riorganizzazione che i sei consigli comunali dovranno approvare entro fine mese».
Un progetto che nei mesi scorsi era stato accettato, pur con dei distinguo, dai sindaci della Valle dei Mòcheni. «La riforma provinciale non lasciava grandi margini di discussione o altre alternative, ed i tempi erano troppo stretti per coinvolgere le comunità locali attraverso un referendum - spiega a nome dei comuni mòcheni il primo cittadino di Fierozzo Luca Moltrer - entro fine mese i nostri comuni approveranno il progetto di riorganizzazione e le prime convenzioni. L’iter verso un unico comune mòcheno non si ferma, e i prossimi anni saranno decisivi per superare ritrosie e campanilismi, trovando una vera sinergia e collaborazione tra le amministrazioni della Valle del Fersina».