Aree bianche, primi accordi
Pergine, si chiude la questione che aveva provocato una crisi di giunta
Via libera definitiva alla nuova disciplina (reiterazione per 5 anni) dei vincoli a fini espropriativi («aree bianche»), e ai primi accordi perequativi con i privati per interventi d’interesse pubblico. Con 12 voti a favore e 2 astensioni (8 i consiglieri assenti o incompatibili) il consiglio comunale ha approvato giovedì 9 giugno, in via definitiva, la variante urbanistica n. 1 del 2015 prendendo atto delle modifiche legate alle osservazioni pervenute da soggetti privati interessati (5 quelle accolte) e suggerite dalla Conferenza provinciale di pianificazione.
Un iter non facile, visto che in precedenza un’analoga variante era stata ritirata in autotutela e quindi annullata dal «commissario ad acta», viste le incompatibilità di alcuni consiglieri. Come spiegato dal dirigente comunale Loris Moar e dall’architetto Elisabetta Miorelli, dopo la prima adozione del 1° dicembre, la variante è stata depositata per 30 giorni raccogliendo 13 osservazioni private, e per ulteriori 10 giorni sino a fine gennaio (con altre 3 osservazioni).
Il Servizio urbanistica della Provincia ha indetto lo scorso 31 marzo una Conferenza di pianificazione con i servizi interessati. Le indicazioni emerse hanno riguardo le norme d’attuazione, le tavole di sistema ambientale (recepimento di previsioni provinciali e nazionali), disposizioni geologiche per corsi d’acqua, depuratori e aree protette e alcune precisazioni sugli accordi con i privati (parco del Rastel e via della Carezza a Canale).
Nelle cinque osservazioni private accolte viene riconfermata la viabilità di progetto per l’accesso all’area residenziale di Roncogno (nei pressi del cimitero), un’area a verde privato a Susà (lotto minimo), l’ampliamento di un edificio a Costasavina, ed il mantenimento di un piano di lottizzazione a Viarago. Recepita anche la modifica della destinazione dell’area d’ingresso a Madrano, prevedendo ora una «zona per strade, spazi pubblici e piazze», che, conservando il piccolo parco urbano, permetterà in futuro un nuovo arredo e fruizione della piazza.
Tra le indicazioni della conferenza provinciale il declassamento della strada d’accesso da nord al campo sportivo di Madrano (larghezza 4,5 metri), la destinazione a pista ciclo-pedonale della bretella tra il paese ed il campo, la previsione di un’area protetta nei pressi del Forte Cimirlo (bene culturale non vincolato), mentre per rischi geologici sarà rivista la spiaggia Al Faro sul lago di Caldonazzo ed un parcheggio in via Pontara a Pergine. Via libera ai nove accordi perequativi con i privati anche se la Provincia ha imposto che il parcheggio di via della Carezza a Canale rispetti elevati standard di sicurezza e fruibilità con adeguato arredo a verde, mentre nuove strutture nel bio-parco del Rastel saranno precedute da attente verifiche geologiche, dal rispetto dell’area naturale del «Fos dei Gamberi», e da apposita convenzione con il comune.
Poche le dichiarazioni dei consiglieri in aula. Claudio Angeli (Patt) ha annunciato l’astensione personale e del gruppo (in prima adozione aveva espresso voto positivo). Via libera all’unanimità anche alla mozione del gruppo del Pd (ma emendata dalla maggioranza) per la messa in sicurezza della statale della Valsugana nella zona Laghi.