Baselga, la sentenza
Un impegno di oltre 768 mila euro per chiudere la vertenza con la ditta appaltatrice sulla mancata realizzazione del centro fitness e piscina allo stadio del ghiaccio di Miola. Questo il punto più rilevante in discussione nella prossima seduta del consiglio comunale di Baselga fissata per domani alle 20 presso la sede municipale di via Battisti.
Se la seduta si aprirà con la surroga del consigliere dimissionario Claudio Rensi con Daniele Rizzi tra le fila del gruppo “Comunità Pinetana”, all’esame dell’assemblea anche un’interrogazione di Massimo Sighel sulla richiesta di atti in merito a protocolli, verifiche e accordi tra ditte e lavoratori del porfido.
Il consiglio comunale sarà quindi chiamato al formale riconoscimento della legittimità di due debiti fuori bilancio per adeguarsi a due pronunce e sentenze. La prima riguarda la richiesta di rimborso di spese legali da parte di cinque precedenti amministratori, assolti dalla Corte dei Conti in merito ad eccessive e non giustificate esternalizzazioni di progettazioni e iter nell’avvio di alcune opere pubbliche (richiesti oltre 60 mila euro con il comune di Baselga che intende impegnare circa 26 mila euro), mentre è ben più elevata la richiesta della ditta che si era aggiudicata l’appalto del centro ludico acquatico di Miola.
«L’amministrazione comunale di Baselga prende atto della sentenza che la condanna al pagamento, nei confronti del fallimento di ZH General Construction Company Spa - spiega in una nota il sindaco di Baselga Ugo Grisenti - la somma di 768.892 euro corrispondente al mancato utile riconosciuto dalla legge in caso di recesso dal contratto, a fronte di una originaria richiesta di risarcimento avanzata dall’impresa di 3.625.343. Il Giudice ha infatti ritenuto che la risoluzione contrattuale debba intendersi quale recesso, ciò in base all’assunto che il progetto, messo in gara nell’ottobre 2008 e aggiudicato nel 2009, non fosse eseguibile. L’Amministrazione in questi giorni sta approfondendo con i propri legali i contenuti al fine di valutare l’appello».