Nuova ondata di furti Stavolta tocca a Vigalzano
Non c’è pace per i furti in abitazione nel perginese: in queste prime settimane di gennaio, sono numerosi i colpi messi a segno. Prima nelle vie della parte bassa della città e nelle frazioni di Susà e Canale, mentre in questa ultima settimana sembra che uno dei luoghi privilegiati sia l’Oltrefersina, in particolare Vigalzano con una preoccupante media di tre furti nelle giornate di martedì e mercoledì.
Una zona già colpita, a cavallo fra il 2015 e il 2016, tanto che i cittadini si erano «armati» da soli, riunendosi in assemblea e costituendo il primo gruppo «whatsapp comunitario», dove poter segnalare persone, veicoli e movimenti sospetti. A ruota, su quest’esempio, erano seguiti numerose altre chat per altre frazioni.
Ma dopo quel periodo «caldo», era subentrata una certa tranquillità. Fino appunto a queste ultime settimane. Un copione che non può che mettere in apprensione gli abitanti, ma che in questi ultimi casi non ha neanche «rispettato», se così si può dire, l’orario: se infatti nelle scorse settimane i malviventi avevano aspettato il calare della sera per entrare in azione, nelle giornate di martedì e mercoledì hanno colpito di mattina, dimostrandosi quindi molto abili, oltre a non fare alcun rumore, anche a forzare serramenti blindati e ad arrampicarsi su poggioli e terrazze sfruttando tubi di scolo dell’acqua piovana o anche i tubi del gas metano.
Sembra anche che i furti non siano avvenuti «per caso», ma solo dopo lunghi appostamenti dei malviventi per poter andare a colpo sicuro: in questo modo, sono stati resi inutili anche quei piccoli consigli pratici quale per esempio il lasciare accesa una luce o un apparecchio televisivo in casa quando si è assenti, o il chiudere e bloccare le serrande.
Un clima di paura e di sospetto generale si sta diffondendo come un anno fa, tanto che alcuni cittadini si sono rivolti al sindaco Roberto Oss Emer. Sindaco che tiene a precisare che quanto è in potere all’amministrazione comunale è già stato fatto: «Quasi tutti gli incroci stradali, non solo in città, sono monitorati e le telecamere oltre ad essere un deterrente sono un utile strumento soprattutto per individuare i malviventi, cosa per altro già accaduta». Il Corpo di Polizia Locale e l’Arma dei Carabinieri «stanno facendo del loro meglio per sorvegliare la zona» precisa Oss Emer, «ma, come dicevo già l’anno scorso, il primo antifurto da usare e quello più efficace sono i 48.000 occhi dei perginesi, che vedono molto di più delle telecamere. Credo sia evidente che non si possono sorvegliare tutte le abitazion. Le forze dell’ordine si muovono anche con autovetture civili ed in borghese e questo servizio non viene percepito dai residenti. Qualsiasi movimento, macchina o persona sospetta va comunque immediatamente segnalato ai carabinieri (la stazione di Pergine, 0461 531103, è una delle poche in provincia ad essere aperta 24 ore su 24, con un piantone sempre presente, ndr) e solo con questa prima vigilanza possiamo evitare il dilagare di furti e di paura».
Il sindaco conferma che si farà comunque parte attiva nel richiedere un potenziamento del personale in forza alla stazione dei Carabinieri di Pergine che è pur sempre la terza città del Trentino e merita un’attenzione particolare data la densità della popolazione.