Orti comunali, boom di richieste
Ben 30 nuovi «orti comunali» in via Dolomiti, ma anche altre 70 domande di cittadini perginesi per poter disporre di un piccolo appezzamento di terra da coltivare. La giunta comunale di Pergine, martedì, ha esaminato la proposta degli assessori Carlo Pintarelli (agricoltura) e Daniela Casagrande (vicesindaco e attività sociali) di riassegnare a inizio anno i circa 130 appezzamenti (in media di 25 mq), che negli anni l’amministrazione comunale di Pergine ha creato e ampliato in quattro zone del territorio: via Dolomiti, via Caduti (località Mani), parco delle Giarete, Costa di Vigalzano (nei pressi del palaghiaccio).
«Nel 2018 scadono le assegnazioni attualmente in essere (durata 4 anni), ed è ora intenzione dell’amministrazione comunale valutare anche le nuove domande pervenute in questi ultimi tempi (a fine ottobre erano oltre 70) accanto alle rinunce degli attuali assegnatari (una decina) - spiega l’assessore Carlo Pintarelli -: entro gennaio verranno comunicati i nuovi nominativi dei titolari, cercando di soddisfare il maggior numero di richieste. Gli orti sociali non hanno solo una funzione ricreativa o di aggregazione per tanti cittadini (spesso pensionati), ma costituiscono anche la possibilità di autoprodurre alimenti a chilometro zero, contribuendo così al reddito e all’economia domestica di tante famiglie».
Va in questa direzione la creazione di una trentina di nuovi orti comunali in via Dolomiti (i primi 21 erano stati creati nel 2011) grazie all’affitto di un terreno privato concesso da Maria Casapiccola di Serso (circa 700 mq). «Il Servizio parchi e giardini comunali provvederà a breve a suddividere la particella nei singoli orti, creando le recinzioni ed i vialetti d’accesso - spiega il funzionario comunale Luigi Pedrotti - i nuovi orti (circa 30) saranno consegnati ad inizio primavera, dando una prima risposta alle tante domande pervenute al comune. In futuro un’altra area potrebbe essere individuata in via Graberi, se risulterà idonea e compatibile». Non cambieranno, invece, costi e modalità di assegnazione degli orti, con il Circolo anziani e pensionati di Pergine chiamato, in base ad una convenzione con il comune, a gestire ed assegnare ai cittadini il singolo appezzamento attenendosi ad uno specifico disciplinare (sull’area è vietata ogni attività non riconducile alla coltivazione ortofrutticola e alla produzione di prodotti ad uso proprio e per l’ambito familiare). «Cittadini ortolani» che potranno usufruire gratuitamente e per quattro anni del nuovo appezzamento assegnato, salvo versare annualmente le spese relative al consumo idrico e alla custodia generale dell’area (pari a circa 30 euro).