Porta della banca dimenticata aperta
Allarme a Pergine, ma è stata una svista dei dipendenti
Ha trovato la porta della banca aperta. Un addetto della vigilanza privata, ieri pomeriggio, è trasalito pensando ad un tentativo di furto. Nulla di tutto ciò. Si sarebbe trattato di una dimenticanza: i dipendenti, giovedì pomeriggio, non avrebbero controllato se tutte le porte fossero chiuse. È successo a Pergine Valsugana. Il vigilante, non appena si era accorto della porta aperta, ha chiamato i carabinieri per effettuare un controllo in sicurezza.
Sulla porta non sono stati rilevati segni di effrazione e nella parte esterna della struttura non si notava alcuna anomalia. Con prudenza i carabinieri sono entrati. Non c'era nessuno nei locali. È stato avvisato il responsabile della filiale, che ha aiutato i militari nel sopralluogo per accertare che non fosse stata presa di mira la cassaforte centrale. Nessuna effrazione e neppure un foglio fuori posto. Gli sportelli e gli uffici apparivano perfettamente in ordine. Nei locali, dunque, non sarebbe entrato alcun estraneo. Con il passare delle ore si è fatta largo l'ipotesi, poi confermata, di una banale quanto grave dimenticanza. Quella porta, semplicemente, sarebbe stata lasciata aperta: all'uscita dell'ultimo cliente, giovedì pomeriggio, non è stato controllato se fosse stata chiusa correttamente. Dunque, era da tre giorni che la banca era accessibile dall'esterno.
Alcuni istituto di credito, per attirare clienti, hanno ampliato l'orario, offrendo servizi di consulenza e operazioni allo sportello fino al tardo pomeriggio-sera. Altre banche hanno inaugurato gli uffici con operatori virtuali, ossia consulenti in collegamento video. Trovare una banca aperta nel ponte dell'Immacolata, però, è ancora difficile. Migliaia di persone tra giovedì pomeriggio e ieri sono passate vicino a quella banca e nessuno si è accorto che la porta era aperta: la conferma che, sotto certi aspetti, siamo ancora in un'isola felice.