Il giardino della materna di viale Petri "occupato" dall'albero sradicato
Prime perizie e primi interventi di somma urgenza nel comune di Pergine dopo i danni causati dall’ondata di maltempo di fine ottobre, dove la pioggia e il forte vento hanno causato piccole frane, smottamenti e la caduta di centinaia di ettari di bosco.
Verranno liberati nei prossimi giorni il giardino e il marciapiede attiguo alla scuola materna GB1 di viale Petri, dove la caduta di un grande abete bianco ha divelto parte della recinzione della scuola, occupando con i suoi rami anche i posti auto ricavati sul viale.
«Il giardino della materna GB1 non ha subito altri danni ed è agibile - spiega Francesca Parolari direttrice di Asif Chimelli - negli altri plessi scolastici non si registrano danni a strutture, giochi o arredi vegetali e la didattica prosegue regolarmente».
Danni maggiori si sono registrati sulle spiagge perginesi del lago di Caldonazzo (in località Darsena) dove sono cadute una decina di piante e dove l’area è stata interdetta al passaggio di pedoni e ciclisti in attesa delle operazioni di rispristino da parte di cantiere comunale e «Progettone». E altri schianti si sono registrati al parco Tre Castagni e nei pressi dell’imbocco della strada per Susà di via Molin del Palù.
Serviranno invece 12 mila euro per sistemare la copertura della tribuna dello stadio comunale della Costa di Vigalzano, che ha subito dei danni sia ai materiali che alle travi, con il rischio di possibili cadute di materiali e lattonerie. Sulla base della perizia redatta dal geometra comunale Andrea Fontanari l’intervento di ripristino è stato ora affidato alla Eurocoperture Srl di Pergine per 8.275 euro.
«Il cantiere comunale è impegnato in via prioritaria a liberare alcune strade secondarie sia in località Masi di Viarago sia lungo il versante di Castagnè (da S. Caterina ai Masi Alti) - spiega il geometra Fontanari -; si stanno elaborando altre perizie e stime per verificare quali interventi potranno essere considerati come opere di somma urgenza (potendo contare su procedure semplificate e somme da hoc). È una situazione in divenire e che si chiarirà solo nei prossimi giorni».
Se i danni e i disagi a Pergine e nelle frazioni appaiono limitati, preoccupa la situazione in Panarotta: «Alcune strade forestali sono ancora chiuse per consentire la loro messa in sicurezza (quella per la località Compet, la Tingherla e Forte Busa Granda) - spiega Roberto Filippi presidente dell’Asuc di Pergine titolare di gran parte delle particelle boschive in Panarotta -. Le strutture e la malga non hanno subito gravi danni, ma in alcune zone il paesaggio è davvero mutato (dalla località Compi si vede il lago di Caldonazzo) e i danni al patrimonio boschivo sono incalcolabili. Speriamo che prima dell’arrivo della neve e del maltempo (atteso già dalla prossima settimana) si possano liberare le strade forestali e consentire il regolare avvio della stagione sciistica in Panarotta».