Spariscono fiori, lumini e anche annaffiatoi Contro gli odiosi furti al cimitero arrivano le telecamere giorno e notte
I furti di varia natura sono, purtroppo, quasi all’ordine del giorno nella cronaca trentina.
Un fatto di per sé già odioso, che lascia amarezza in quanti lo subiscono loro malgrado. A lasciare ancora più sconcerto, tristezza e dispiacere, sono i furti, pure sempre più frequenti, che avvengono sui cimiteri.
Pergine non è indenne da questa piaga che prosegue da molto tempo: vengono rubati fiori, lumini, magari qualche statuina o suppellettile di decoro che i parenti portano con devozione sulle tombe dei loro cari, oggetti che la maggior parte delle volte hanno scarso valore economico, ma grande valore affettivo; vengono infine anche rubate le monete che servono come cauzione per prelevare gli annaffiatoi.
Sono numerose in questo senso le segnalazioni che giungono da lettori o che vengono fatte girare sulle pagine social della città: proprio ieri mattina, all’ingresso dell’area cimiteriale, una signora ci ha fermato per confermare che solo sulla tomba dei suoi parenti i fiori sono stati rubati già tre volte. Basta tuttavia fermarsi a parlare con altre persone per capire che questa «piaga» è purtroppo comune a molti, soprattutto a chi ha la tomba nei loculi ai livelli più bassi o nel terreno. Trovare una tomba spoglia dei fiori sistemati con cura, o magari delle suppellettili che rendono meno doloroso il ricordo dei defunti, è davvero un fatto spiacevole.
Altro fatto purtroppo comune è il furto della moneta da un euro che serve per prelevare gli annaffiatoi: ancora nel 2017 infatti sono state installate, nei due ingressi principali del cimitero, delle strutture in metallo che sorreggono annaffiatoi e scope.
Come accade con i carrelli del supermercato, va inserita una moneta da un euro nell’apposito lucchetto, che permette di prelevare l’annaffiatoio per effettuare quanto serve, e poi, una volta riposizionato, la «cauzione» potrà essere ritirata. Una soluzione drastica che è stata presa proprio per i continui furti. Ma «fatta la legge, trovato l’inganno». Infatti al posto di inserire la moneta da 1 euro, alcuni inseriscono dei gettoni della stessa dimensione della moneta che la stragrande maggioranza dei supermercati mette a disposizione dei clienti per i carrelli della spesa: finito l’utilizzo degli arnesi però, invece di riprendersi il gettone, l’inganno prevede di appropriarsi della moneta che altri utenti hanno inserito. Un guadagno a discapito di ignare e per nulla malfidenti persone che, quotidianamente, frequentano il cimitero. Per ovvi motivi pratici infatti, al contrario dei carrelli della spesa, il blocco che funge da lucchetto con la moneta inserita resta agganciato alla struttura metallica e non all’oggetto prelevato.
Un malcostume molto fastidioso, per un guadagno misero, e che non rispetta neppure il luogo.
La soluzione a tutti questi problemi saranno le telecamere: i responsabili del cimitero, in Amnu, fanno sapere che contestualmente ai lavori dell’adiacente parcheggio ai Canopi, che sarà dotato di videosorveglianza, le telecamere saranno portate anche nell’area cimiteriale. Quando saranno installate, il cimitero potrà anche rimanere aperto giorno e notte, e non più ad orari fissati come ora.