Due domeniche con i negozi aperti

Due domeniche di aperture straordinarie, oggi e il 20 dicembre, alle porte del Natale: così i commercianti del centro storico di Pergine cercano di rendere ancor più appetibile lo shopping in città, che soprattutto di domenica non ha mai brillato se si considera che l'attrazione del centro commerciale, sommata ad una tradizione di chiusure domenicali (salvo durante i mercatini) non ha mai incentivato gli acquisti il settimo giorno della settimana.

Ma ora, in tempi in cui la crisi causata dalla pandemia morde ancora ed approfittando della chiusura (imposta dal decreto del presidente del consiglio) dei centri commerciali, i commercianti tentano di ritornare compatti lanciando l'appello a tornare a vivere lo shopping nei negozi del centro, sull'onda anche della proposta «Zerni el nos», lanciata a giugno alla ripresa delle attività dopo il primo lockdown.

Come spiega il presidente del Copi, Renzo «Burbiz» Lenzi , la partecipazione a questa iniziativa si prospetta buona: «Più della metà degli esercenti - hanno aderito alle due aperture domenicali. È un bel segnale che vogliamo dare affinché perginesi e non tornino a vivere il centro, approfittando anche della caccia al tesoro per i bambini che è stata pensata per questo periodo di Natale, ammirando le proiezioni di luci quando diventa più scuro e poi per visitare la mostra diffusa dei presepi che, grazie alla collaborazione con l'associazione Amici del Presepio, sono stati collocati nelle vetrine di una trentina di negozi del centro».

Un modo, questo, per valorizzare ed incentivare il commercio locale, come annunciato anche sul sito internet del Copi: «Trasformiamo questo momento in una buona occasione per comprare nelle botteghe perginesi affinché gli acquisti sul territorio diventino una costante e buona abitudine. Ricordate che in ogni negozio vi aspettano persone competenti e pronte ad offrire buone parole, consigli gentili, oltre a un sorriso».

Ma nei progetti di Lenzi c'è anche altro: come infatti spiega, le intenzioni emerse nel corso di vari incontri di direttivo sono quelle di allargare i confini per far parte del consorzio, non più limitando la partecipazione ai commercianti del centro storico ma anche, per esempio, alle botteghe di Ponte Regio. Una sorta di tabù che viene a rompersi per rendere ancora più forte il Copi, ma per ottenere questo si renderebbe necessaria una variazione di statuto: un passaggio delicato ma che sembra si voglia fare.

«Molti commercianti - spiega la vicesindaco e assessore al commercio Daniela Casagrande - hanno tenuto aperto anche martedì 8 dicembre, e dalle prime sensazioni pare che queste aperture stiano dando il loro frutto e qualcosa si stia muovendo economicamente parlando. Sicuramente la vicinanza con il Natale aiuta, così come sta avendo grande successo la caccia al tesoro per i bambini. Martedì pomeriggio molte famiglie anche fuori da Pergine si sono avventurate in centro storico».

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