Treni / Il progetto

Trentasei passaggi a livello in Valsugana, si accelera l’iter per sopprimerli

Le risorse messe in campo da Rete ferroviaria italiana per ogni passaggio a livello che sarà “tolto” ammontano a circa 670mila euro. La questione è approdata sul tavolo del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che ha incontrato virtualmente i sindaci dei Comuni interessati

TRENTO. Trentasei passaggi a livello. Tanti se ne contano lungo l'intera Valsugana, secondo il “censimento” di Rete ferroviaria italiana, che ha annunciato il proprio impegno a finanziarne la soppressione.

La questione è approdata sul tavolo del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che ha incontrato virtualmente i sindaci dei Comuni interessati: Grigno (9 passaggi a livello), Castel Ivano (1), Roncegno (2), Novaledo (3), Levico Terme (8), Caldonazzo (3), Calceranica al Lago (2) e Pergine Valsugana (8).

Nel corso della riunione di natura tecnica - alla presenza del dirigente generale dell’Agenzia per le opere pubbliche Luciano Martorano - il presidente ha parlato della convenzione tra Rfi e Provincia che, sulla base dei necessari approfondimenti con le Amministrazioni comunali, porterà alla definizione degli interventi da realizzare: “Questo importante passaggio avviene in concomitanza con il 125esimo anniversario del viaggio inaugurale della ferrovia della Valsugana, da Trento a Tezze” ha ricordato Fugatti, evidenziando come gli approfondimenti con le singole municipalità terranno conto di priorità di intervento, eventuali criticità sotto il profilo tecnico e possibilità di spesa. Le risorse messe in campo da Rfi per ogni passaggio a livello che sarà soppresso ammontano a circa 670mila euro.

I primi cittadini hanno espresso il proprio interesse per questa proposta, che punta a riqualificare la linea ferroviaria, oltre a garantire maggiore sicurezza a veicoli e pedoni e la regolarità del transito dei convogli. Quando saranno concluse le interlocuzioni con i territori, saranno messa a punto le convenzioni che disciplineranno i vari interventi: da una prima analisi delle singole situazioni viabilistiche, è emerso come non tutti i passaggi a livello potranno essere cancellati attraverso la realizzazione di cavalcavia e sottopassi.

Per questo motivo, in alcuni casi si renderà necessaria la predisposizione di piccole opere viabilistiche alternative che consentiranno un accorpamento dei passaggi a livello.

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