Pergine: identificato il gruppetto che svuotava gli estintori nei parcheggi sotterranei, sei adolescenti denunciati
In particolare, la banda entrava in azione nel parcheggio sotterraneo del centro intermodale, in viale Venezia, più volte finito agli onori della cronaca per i vandalismi che vi si commettono, e al nuovo parcheggio interrato al Tegazzo, in via San Pietro
IL CASO Risse tra giovani organizzate
PERGINE. Dopo la notizia delle indagini per identificare e porre un freno ai gruppi di giovanissimi che si davano appuntamento a Pergine per delle vere e proprie risse, la polizia locale dell’Alta Valsugana ha identificato e denunciato un gruppo di 6 adolescenti che nei mesi scorsi, per “divertimento”, aveva preso di mira i parcheggi sotterranei di Pergine per scaricare sulle auto in sosta gli estintori presenti. In particolare, la banda entrava in azione nel parcheggio sotterraneo del centro intermodale, in viale Venezia, più volte finito agli onori della cronaca per i vandalismi che vi si commettono, e al nuovo parcheggio interrato al Tegazzo, in via San Pietro.
Un “divertimento” davvero assurdo, paragonabile in illogicità a quello degli adolescenti che, appunto, si danno ritrovo in città per organizzare risse da filmare con gli smartphone per poi far girare i filmati sui vari gruppi social. E per questo, alla diffusione della notizia, qualcuno è arrivato anche a dire: «Giovani, abbiamo un problema».
Un problema che appare senza soluzioni valide, al momento. Come sottolinea la polizia locale, a causa di questo “divertimento”, perpetrato più volte, oltre ai danni materiali (ed i costi per ripristinare ogni volta gli estintori) veniva a crearsi anche un problema di sicurezza, nell’eventualità di un incendio.
I vandalismi risalgono a dicembre, ma la conclusione delle indagini è arrivata in questi giorni: gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria, coordinati dal comandante Fabio Sebastiano Germanà Ballarino, hanno visionato ore di filmati delle telecamere di videosorveglianza e poi anche osservato i movimenti dei ragazzi delle zone perginesi più gettonate dalle giovani generazioni per riuscire ad identificare il gruppo responsabile delle azioni.
I 6 adolescenti identificati, che prima di entrare in azione si coprivano il capo con il cappuccio pensando così di non essere riconoscibili, provengono sia dall’Alta che dalla Bassa Valsugana: sono stati denunciati alla Procura dei Minori di Trento per danneggiamento aggravato in concorso, mentre le loro famiglie, convocate in comando a Pergine per notiziarle dell’indagine, dovranno risarcire i danni provocati dai loro figli.
Il danno verrà quantificato a breve dalle società danneggiate (Trentino Trasporti e Trentino Mobilità), ma si stima ammonterà a qualche migliaio di euro. La polizia locale, dopo aver concluso le indagini, presume che le azioni della banda di adolescenti fossero dettate o dalla noia o dal brivido del rischio.