La storia / Personaggi

Il volo delle Frecce su New York porta la firma di Simone Delladio

Dopo 32 anni la pattuglia acrobatica è tornata sopra la Statua della Libertà. Ad annunciarla il disegnatore perginese. L’illustratore ingaggiato dall’Aeronautica dopo aver disegnato il manifesto del Gran Premio del Canada per conto della Ferrari

di Giorgia Cardini

PERGINE/NEW YORK. Fra le 14 e le 15 di lunedì 12 agosto, quando in Italia era già buio, il cielo di New York si è tinto di rosso, bianco e verde. Dopo 32 anni dall'ultima esibizione, a stendere metaforicamente il tricolore sulla Grande Mela sono stati i piloti dell'Aeronautica militare: meglio, di quelle Frecce che sempre incantano chi le osserva. Ma a pennellare davvero il colore su una tavola che poi è diventata il manifesto di quella esibizione è stato un perginese, che pilota non è: l'illustratore, disegnatore e fumettista Simone Delladio, sempre più lanciato verso orizzonti internazionali.

«Io - racconta l'artista 44enne - sono uno dei venti illustratori che collaborano con la Ferrari per i banner dei Gran Premi: quest'anno mi hanno commissionato il manifesto per il Gran Premio del Canada di Montreal, che si è svolto all'inizio di giugno. Dopo questo lavoro, uno dei responsabili della Comunicazione della Ferrari mi ha messo in contatto con i colleghi delle Frecce Tricolori, per preparare un cartellone sulla loro esibizione a New York. L'ho disegnato, mandato ed è piaciuto così tanto, in Italia, che lo hanno inviato al Consolato generale d'Italia e poi mi hanno chiesto se potevano usarlo per fare la pubblicità dell'evento».

Simone Delladio non sa esattamente come la diffusione del suo manifesto sia avvenuta, ma l'idea che questo lavoro abbia rappresentato l'Italia e portato il suo nome fin negli Stati Uniti, lo rende ovviamente orgoglioso.Le Frecce hanno sorvolato New York per quasi un'ora, dalla parte alta del fiume Hudson, passando per Libertuy Island, la Statua della Libertà, The Edge all'altezza del Lincoln Tunnel, l'One World Trade Center fino al ponte di Verrazzano-Narrows Bridge.

A loro si sono uniti anche i velivoli degli U.S. Air Force Thunderbirds per completare il sorvolo in formazione e concludere un addestramento sulla capacità di condurre operazioni complesse anche con team stranieri. Nonostante l'altitudine elevata, lo spettacolo non ha deluso le aspettative delle decine di migliaia di persone corse ad assistervi.

L'evento infatti era molto atteso perché l'ultima esibizione delle Frecce risaliva al 1992, ed era stata tenuta in occasione del 500esimo anniversario della scoperta dell'America da parte del genovese Cristoforo Colombo, e perché la pattuglia acrobatica è in tournée in Nord America tutta l'estate. Tornando a Simone Delladio, tanta è la strada fatta da quando - poco più che ventenne e dopo l'Istituto d'Arte e Rovereto e la Scuola del fumetto a Milano - aveva iniziato a vendere le sue prime tavole.

«Ora, nell'ambito della illustrazione e del fumetto - racconta -, cerco di lavorare e collaborare con le case più importanti del settore», dice da maestro riconosciuto e invitato anche a festival e rassegne. Tra le più note di queste case c'è sicuramente Bonelli, per cui dal 2018 Delladio disegna numeri della serie Dampyr.

«Tra circa due mesi uscirà un nuovo volume della collana», annuncia Simone, che conclude: «Sto tenendo le dita incrociate per un altro lavoro importante». L'orizzonte è di nuovo quello americano ma la scaramanzia, oltre ad altre ovvie ragioni, impone per ora il silenzio.

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