Arco: Pacher ha firmato, alle urne tra 80 giorni

Il conto alla rovescia è iniziato. E da ieri ha una durata definita e certa. Tra 80 giorni gli arcensi saranno chiamati alle urne per le elezioni comunali. Il presidente della Regione Alberto Pacher - è ancora in carica in questo ruolo - ha firmato il decreto con il quale manda al voto il 9 marzo prossimo non solo i 13.386 elettori di Arco, ma anche gli elettori di Trambileno e del centro altoatesino di Laces

ArcoARCO - Il conto alla rovescia è iniziato. E da ieri ha una durata definita e certa. Tra 80 giorni gli arcensi saranno chiamati alle urne per le elezioni comunali. Il presidente della Regione Alberto Pacher - è ancora in carica in questo ruolo - ha firmato il decreto con il quale manda al voto il 9 marzo prossimo non solo i 13.386 elettori di Arco, ma anche gli elettori di Trambileno e del centro altoatesino di Laces.
La data è quella ipotizzata nelle scorse settimane. Pacher ha dovuto attendere i pareri delle due Province e ha trovato l'accordo con il Commissariato del Governo e la Corte d'Appello. 
In caso di ballottaggio si tornerà quindi al voto due settimane dopo, cioè il 23 marzo. 
Il passaggio formale oltre a dare tempi certi alle forze politiche arcensi - ancora alla fase delle trattative per quanto riguarda alleanze e coalizioni - permetterà all'ufficio elettorale del municipio arcense di procedere con il calendario delle operazioni elettorali che prevede il deposito delle candidature presso le segreterie dei Comuni a partire dal 31 gennaio e non oltre le ore 12 di martedì 4 febbraio. Significa che tra un mese e mezzo i giochi saranno già chiusi, le alleanze decise, le liste nero su bianco.
Si capisce perché nelle ultime due settimane ci sia stata una brusca accelerazione nei contatti soprattutto tra «Intesa Democratica», la coalizione di maggioranza uscente, e due dei principali soggetti dell'opposizione attuale, l'Unione per il Trentino e il Partito autonomista. L'accordo per una nuova maggioranza ad essa ampliata sembra vicino, ma non lo si può ancora dare per fatto. E se non ci fosse gli equilibri della campagna elettorale arcense muterebbero sensibilmente, tanto più di fronte al poco tempo a disposizione.

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