Dramma sulla Ponale, una bimba di cinque anni cade per 10 metri
Uscirne così, con qualche graffio, tante botte e una paura che non si dimenticherà mai, ha del miracoloso. Perché trenta metri di dirupo, tra rocce sporgenti, rami e ramaglie, spuntoni e il vuoto terrificante lì sotto, di solito lasciano ben altri segni e portano a ben altre conclusioni.
Questa volta invece dire che la bimba tedesca di sette anni precipitata ieri pomeriggio per 30 metri giù dalla Ponale è salva per miracolo non è semplice sintesi giornalistica. È proprio la verità. La piccola si trovava sulla stupenda strada panoramica - ieri molto frequentata da bikers ed escursionisti - assieme al padre. Anche lei in bicicletta. All'altezza della terza galleria (contandole in salita) ha sbandato in discesa perdendo l'equilibrio e cadendo sul dosso in terra battuta che delimita in quel punto la Ponale. In quel tratto non c'è alcuna barriera, steccato o rete di contenimento a proteggere gli escursionisti e i ciclisti, soprattutto, appunto, quelli che scendon in bici. Purtroppo sullo slancio della caduta, è finita oltre il terrapieno precipitando per dieci metri e poi ruzzolando tra ghiaioni, sassi e cespugli per altri venti.
Il padre si è subito accorto dell'accaduto e ha trovato il modo di raggiungerla, scendendo pericolosamente il dirupo pochi metri più a monte. È riuscito a raggiungerla e ha iniziato a riportarla sulla strada quando sul posto, in pochi minuti, sono arrivati gli uomini del Soccorso alpino di Riva. Visto il luogo è stato richiesto l'intervento dell'elicottero dei vigili del fuoco, giunto sul posto per verricellare il medico e verificare le condizioni della bimba, per fortuna apparse meno gravi di quanto si temeva in un primo momento. Poi padre e figlia sono stati recuperati dal Soccorso alpino e riportati in città dai vigili del fuoco rivani. La bimba è stata infine trasferita in ambulanza al pronto soccorso di Arco, ma sembra che le sue condizioni non siano affatto gravi: tanta paura, abrasioni ad un braccio e a una gamba, dolori al collo e al fianco.
Il video di Paola Malcotti
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