«Vivicittà», quasi mille di corsa e in marcia tra Arco e Dro

di Davide Pivetti

Un sole perfetto, tanta gente pronta a correre o camminare, il volo delle colombe. Ingredienti con i quali si è svolta domenica, l’edizione 2016 di «Vivicittà», alla sua quinta edizione in Busa ma con una tradizione assai più longeva in molte tra le principali città italiane.

La manifestazione ha sfiorato i 1000 partecipanti tra la parte competitiva e quella non competitiva.

Nella prima sul rinnovato ed apprezzato tracciato che si è snodato verso Dro (all’interno del Parco fluviale) con un rapido passaggio nel centro storico di Arco, il successo in campo maschile è andato all’atleta Cesare Maestri dell’«Atletica Valli Bergamasche» con l’ottimo tempo di 38 minuti e 53 secondi. Una gara condotta di testa fin dalle prime battute la sua. Secondo Francesco Trenti della «Atletica Clarina Trentino» con 40 minuti e 42 secondi. Terzo Alessio Loner dell’«Atletica Valle di Cembra» con 41:40, quarto Emiliano Mazzarini della «SSD Tremalzo» (42:24 il suo tempo) e quinto Aldo Nardon della «Lagarina Crus Team» (con 44:22).
In campo femminile prima piazza per Anisleidy Cordero Garcia per la «Libertas Vallesabbia» con un ottimo 47:10, seconda Veronica Chiusole per l’«Atletica Team Loppio» (49:16) e  terza Simonetta Menestrina per l’«Atletica Trento» in  50:06. Quarta Benedetta Paissan (50:59) e quinta posizione per l’atleta dell’«Atletica Alto Garda e Ledro» Diana Dardha con 51:14.

La giornata ha visto la partecipazione di circa 600 persone nella parte non competitiva che quest’anno ha voluto dare particolare risalto al tema ambientale e culturale attraverso i parchi storici del comune di Arco (attraversati dall’itinerario). Lungo il tracciato sono stati offerti prodotti agricoli locali ed illustrate le principali peculiarità dei parchi e monumenti cittadini.

Al termine oltre alle consuete premiazioni della gara competitiva si sono voluti premiare i tre gruppi più numerosi, che hanno animato questa bella edizione di «Vivicittà». Un successo impossibile non fosse per il grande lavoro dei volontari lungo tutti i 17 chilometri dei due itinerari.

comments powered by Disqus