Falso tecnico dell'acqua truffa donna di 90 anni
Un furto è sempre e comunque qualcosa di odioso. Lo è ancor di più se consumato ai danni di persone più deboli e indifese.
Siamo a Riva del Garda, nella zona di via Grez, in un’abitazione privata proprio di fronte al nuovo complesso Itea. La vittima della truffa è una signora novantenne che ieri si trovava da sola in casa nonostante famigliari e conoscenti l’assistano quotidianamente.
Suona il campanello di casa, la donna si sporge alla finestra e vede un ragazzo sui 30 anni, ben vestito, all’apparenza innocuo, che le chiede di poter fare un controllo sulla qualità dell’acqua «perché - dice - a Riva del Garda l’acqua potabile è inquinata». L’anziana signora ingenuamente gli apre il portone e lo fa salire.
Il ragazzo entra in casa e sempre con fare gentile le chiede di poter controllare tutti i rubinetti e l’acqua che ne fuoriesce. L’operazione dura alcuni minuti ma di lì a poco la donna non vede più il ragazzo che nel frattempo fa ciò che realmente voleva fare (derubare l’anziana pensionata) per poi dileguarsi.
Durante la sua «visita» il falso tecnico dell’acqua è riuscito purtroppo a trovare un portafogli nascosto in un cassetto con all’interno 150 euro in contanti e un altro borsellino custodito in soggiorno con altri 50 euro. Tutto sparito ovviamente.