Indagato per gli abusi sulla figlia Ex dirigente accusato di violenza
Gli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze estive. La ragazzina si sente male, sviene in classe e quando si riprende solo la delicatezza della professoressa nel farle le domande giuste nel modo appropriato apre uno squarcio di verità su una vicenda triste e inquietante.
Mesi, forse anni, di maltrattamenti e attenzioni sessuali da parte del papà subite in silenzio, senza che la mamma si accorgesse di nulla. I fatti ora contestati al genitore sarebbero avvenuti ogni qualvolta la donna usciva di casa e il marito si trovava da solo con la figlia che all’epoca andava ancora alle elementari.
L’insegnante e la scuola avvisano la polizia e nei mesi successivi scattano gli accertamenti per verificare l’attendibilità del racconto della bambina (oggi alla soglia dei 17 anni) e la Procura della Repubblica di Rovereto apre un fascicolo d’inchiesta a carico dell’uomo.
Lui è un ex esercente altogardesano, ha 49 anni, nel frattempo si è separato dalla moglie e in seguito anche dalla nuova compagna. È formalmente indagato per «violenza sessuale aggravata» e la squallida vicenda è emersa in parte della sua drammaticità giovedì mattina in tribunale a Rovereto dove si è svolto l’incidente probatorio per sentire il perito nominato dal gip Riccardo Dies.
Il perito doveva pronunciarsi in merito alla possibilità o meno di acquisire la testimonianza anche del fratellino della bambina, fratellino che potrebbe essere stato anch’egli vittima di alcuni maltrattamenti. L’esperto nominato dal tribunale ha detto che il bambino è in grado di essere ascoltato e di conseguenza il giudice ha fissato al prossimo 9 giugno l’incidente probatorio per acquisire anche la sua testimonianza e sentire quindi dalla sua viva voce se le attenzioni del papà negli anni scorsi hanno interessato anche lui.
L’udienza in forma protetta della ragazzina, che all’epoca dei fatti oggi oggetto d’inchiesta aveva tra i 6 e gli 8 anni, si era già svolta nei mesi scorsi e in quella sede l’adolescente aveva di fatto confermato il racconto fatto in prima battuta alla sua insegnante e quindi le accuse al papà.
Accuse di attenzioni a sfondo sessuale che secondo quanto rilevato in seguito dagli inquirenti si sarebbero trasformate almeno in una circostanza in veri e proprio abusi sessuali. La mamma della bambina non sapeva nulla e in questi anni mai si è accorta del malessere e del tormento interiore della figlia.
L’inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore della Repubblica Valerio Davico che nelle prossime settimane, dopo l’incidente probatorio del fratellino della vittima, dovrebbe chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio dell’uomo. L’ex esercente avrebbe avuto lo stesso comportamento anche nei confronti della figlioletta della sua successiva compagna (oggi ex) ma il perito ha stabilito che la bimba non è al momento in grado di sostenere il peso di un interrogatorio e quindi questa parte dell’inchiesta è destinata all’archiviazione.