Piovono sassi sulla Grotta, disgaggi e reti
In località Grotta di Arco, al via i lavori di messa in sicurezza del versante occidentale del monte Brione.
Sono iniziati da qualche giorno le opere di disaggio sopra l’abitato della piccola frazione. Secondo quanto riferito dai tecnici del comune di Arco, in queste settimane verranno svuotate le reti paramassi installate alcuni anni fa e ripulito il versante con il taglio delle alberature, in «evidente situazione di precarietà statica». Confermata inoltre la compartecipazione dei proprietari dei fondi sottostanti per la posa di una rete di protezione a ridosso degli edifici e della zona abitata.
L’impresa incaricata dall’amministrazione comunale per l’esecuzione dei lavori è la ditta «Or.Ba.Ri» di San Lorenzo in Banale. Gli stessi censiti avevano segnalato nelle scorse settimane alcune cadute di massi, sollecitando l’amministrazione comunale a intervenire con un intervento di messa in sicurezza.
Per il sindaco Alessandro Betta, il monte Brione, in attesa della realizzazione del vallo-tomo che comunque non interesserà la zona adiacente frazione Grotta, resta da monitorare costantemente: «Da parte dell’amministrazione comunale - osserva Betta - continua ad esserci grande attenzione e anche apprensione per ciò che riguarda la montagna. Con quello che è successo nel recente passato, non possiamo assolutamente permetterci di fare finta di nulla, c’è sempre da rimanere vigili. Alla Grotta ci hanno segnalato che le reti paramassi erano piene e necessitavano di essere ripulite. Ci sono arrivate inoltre alcune segnalazioni relative a cadute massi, pertanto abbiamo deciso di intervenire immediatamente», spiega il primo cittadino.
Per Betta, l’opera del vallo-tomo rimane imprescindibile e l’unica efficace e sicura: «Noi abbiamo portato avanti la questione con grande realismo - afferma il sindaco di Arco - anche se c’è chi si è messo di traverso, proponendo soluzioni che non sono adeguate e realistiche. L’unica possibile è il vallo-tomo. In generale - sottolinea Betta - il monte Brione rimane il nostro sorvegliato speciale e questo intervento è lì a dimostrarlo».