Ospedale di Arco, caridiologi tutti i giorni
Buone notizie per la sanità ospedaliera altogardesana. L’ordine del giorno riguardante il potenziamento dell’attività cardiologica presso l’ospedale di Arco a firma del consigliere provinciale Luca Giuliani, approvato il 21 dicembre 2016, sta dando i suoi frutti, grazie all’attuazione dell’impegno in esso previsto.
«È quanto, con soddisfazione, si è appreso dalla nota inviata di recente dall’assessorato alla sanità, in cui è, segnatamente, specificato che da gennaio 2018 viene garantita presso il presidio ospedaliero altogardesano la presenza di professionisti specialisti tutti i giorni dal lunedì al venerdì, la presenza del cardiologo, che è passata da due a cinque accessi settimanali (con orario (8-16), e l’apertura di un ambulatorio settimanale per il controllo del pacemaker» scrive lo stesso Giuliani dando notizia degli interventi programmati.
Le novità interessano però anche la sanità privata, al centro di un acceso dibattito politico negli ultimi due anni. «Sono state stanziate - assicura Giuliani - ulteriori risorse per 230 mila euro annui per la gestione, presso la casa di cura “Eremo”, di pazienti in dimissioni precoci inviati dalle unità operative di cardiologia e cardiochirurgia. Un occhio di riguardo anche verso la sanità privata gardesana, eccellenza a livello provinciale e nazionale».
L’annuncio dell’intervento su cardiologia arriva a poche settimane dall’inaugurazione del nuovo centro Pma (procreazione medicalmente assistita) che dopo alcuni mesi di chusura ha ripreso a pieno ritmo la sua attività e punta ad aumentare sensibilmente i cicli (i tentativi di concepimento) portandoli da 500 ad 800 all’anno. «Quando a cardiologia - commenta ancora Giuliani - il servizio è indubbiamente di forte utilità per i cittadini, che potranno evitare spostamenti presso gli ospedali di Trento e Rovereto, senza più disagi organizzativi e di trasporto, soprattutto per quanto riguarda le persone anziane».
In Trentino le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morbosità, invalidità e mortalità; recenti studi hanno dimostrato come sia possibile ridurre la comparsa di eventi legati a cardiopatie attraverso la prevenzione dei fattori di rischio e soprattutto di pronto intervento. È quindi facilmente comprensibile che in una realtà come la nostra, con 50 mila residenti, 3,5 milioni di presenze turistiche annuali nell’ambito, e con territori limitrofi, anche di fuori provincia, che hanno la Busa come riferimento per i servizi socio-sanitari, l’intervento di potenziamento su cariologia potrà fare la differenza in molte occasioni.
In quest’ottica l’Azienda sanitaria provinciale e lo stesso assessore provinciale alla saluta Luca Zeni, hanno assicurato a più riprese interventi importanti anche sul servizio di pronto soccorso, che nei mesi di stagione turistica - ormai da aprile ad ottobre - è sottoposto ad un sovraccarico di lavoro inevitabile, legato anche al sempre più diffuso turismo sportivo. <+firma_coda>D.P.<+testo>