Due vigilantes nei guai per i furti al Circolo Vela
Furti al Circolo Vela Arco: individuati i presunti colpevoli. Si tratta di due vigilantes privati residenti in «Busa», dipendenti della ditta modenese cui il Circolo si era affidato per la sorveglianza durante il periodo estivo. Per G.M., arcense di 38 anni con precedenti per furto e ricettazione, è scattata la misura d’arresto su ordinanza di custodia cautelare. Mentre il 44enne moldavo con passaporto rumeno D.A.V., senza precedenti penali, è stato denunciato.
Quattro i furti, tutti commessi durante la notte, avvenuti dal 1° al 4 giugno scorsi. Dagli uffici del Circolo Vela Arco sono stati prelevati 300 euro in contanti, cui si aggiunge un importo di 3.000 euro che i responsabili hanno sottratto attraverso sette diversi prelievi bancomat. Durante le operazioni allo sportello i ladri hanno scelto l’opzione Atm Estero in maniera che la richiesta di addebito alla banca arrivasse dopo 3 o 4 giorni lavorativi dal prelievo, consentendo loro quindi di incassare soldi dal bancomat con altri prelievi nei giorni successivi (dopo ogni operazione la tessera bancomat veniva riposizionata al suo posto negli uffici del Circolo).
I dettagli dell’operazione Spinnaker condotta dalla Compagnia Carabinieri di Riva del Garda, da cui dipende la Stazione Carabinieri di Arco sotto il comando del maresciallo Mirko Sollecito, sono stati resi noti ieri. Il comandante della Compagnia di Riva Marcello Capodiferro ha precisato che altri sette esercenti con attività in fascia lago tra Riva e Torbole hanno sottoscritto un contratto con la medesima ditta di vigilanza. Sono in corso le indagini per capire se altri furti denunciati possano essere stati commessi dagli stessi ladri del Circolo Vela Arco e per verificare se siano stati attuati altri reati correlabili ai «vigilantes». Al vaglio degli inquirenti anche il coinvolgimento di altri dipendenti della ditta modenese. La quale è del tutto estranea ai fatti e, in caso di processo, dovrebbe costituirsi parte civile.
Nei giorni 1, 2 e 3 giugno i malviventi hanno scardinato una tapparella del Circolo, penetrando negli uffici attraverso l’unica finestra nel cono d’ombra delle telecamere di sorveglianza. I dipendenti del Circolo si sono accorti del furto nella serata del 3 giugno ed hanno chiuso ermeticamente tutte le finestre. Quando nella notte del 4 giugno, i ladri sono tornati hanno trovato la «loro» finestra sbarrata. E sono penetrati da una finestra diversa, inquadrati dalle telecamere. Il vigilantes in borghese (non riconoscibile in video), non riuscendo ad aprirsi un varco, è stato aiutato dal collega in servizio. Che è stato parzialmente inquadrato dalla telecamera.
Dal confronto con i turni di lavoro e le caratteristiche fisiche della guardia nel video, i Carabinieri hanno potuto identificare D.A.V. Mentre G.M. è stato individuato a causa di anello e tatuaggio sull’anulare sinistro (la foto alla mano è stata scattata durante i prelievi fraudolenti al bancomat, sempre eseguiti dalla stessa persona).