Area Cattoi e mancato acquisto, la colpa è dei Comuni
«I Comuni dell’Alto Garda e Ledro e la Provincia di Trento sono rimasti inerti consentendo ai privati di acquistare l’area ex Cattoi con un importo d’asta ribassato».
L’attacco alle amministrazioni altogardesane sul mancato acquisto dell’area ex Cattoi di viale Rovereto arriva dall’associazione ambientalista «Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro» che in queste ore ha depositato ufficialmente le proprie osservazioni sulla revisione del piano fascialago e sullo stesso futuro dell’area ora di proprietà della società «VR101214 srl». La nota ufficiale firmata dal presidente Paolo Barbagli in pratica chiama in causa anche gli altri comuni altogardesani e attacca il Comune di Riva per quanto riguarda il processo partecipativo propedeutico alla revisione del piano: «Il percorso previsto dal Comune di Riva per definire la destinazione d’uso dell’area ex Cattoi, non può essere considerato un vero processo partecipativo, ma - scrive l’associazione ambientalista - tutt’al più una semplice audizione o concertazione con i portatori di interesse».
Sotto l’aspetto pratico e quindi urbanistico gli «Amici della Terra» hanno le idee chiare: «Riteniamo che la stesura del nuovo piano attuativo, che dovrà essere approvato entro l’autunno dal consiglio comunale di Riva ,debba prevedere come unica destinazione d’uso dell’area ex Cattoi quella di Parco pubblico, procedendo all’esproprio della stessa area».