Dodicenne salvato di notte nel lago in burrasca
Gli è andata bene al dodicenne polacco. Gli «angeli del lago di Garda» lo hanno salvato durante la burrasca di giovedì sera. Sono stati i vigili del fuoco di Riva a recuperare il giovane turista in mezzo al lago, al largo delle foci del fiume Sarca, quando ormai era già buio e tentava invano di rientrare a nuoto.
Il ragazzino era uscito col Sup (tavola da surf e pagaia) dalla zona Wurf per un giro assieme a un'amica pure lei con la tavola, quando, poco prima delle 21 è sopraggiunto da settentrione un temporale estivo e un vento molto teso.
Il fortunale li ha colti di sorpresa e mentre la ragazza è riuscita in qualche modo a tornare, il giovane non ce l'ha fatta, anzi, ha perso la tavola rimanendo in acqua, con indosso un giubbotto salvagente, in balia delle onde e del vento. I genitori del ragazzo erano in spiaggia ignari di quanto stava accadendo. L'amica nel frattempo ha guadagnato la riva e ha dato immediatamente l'allarme per quel suo amico rimasto fuori al largo. Sono stati avvisati i vigili del fuoco della squadra nautica dei volontari di Riva del Garda che dopo aver raccolto le prime informazioni sul posto dai genitori, nel frattempo avvisati, e dalle persone che li avevano visti e che indicavano la direzione di provenienza dell'amica, sono usciti in cinque con un gommone e una moto d'acqua per la ricerca (la foto è d'archivio). Hanno setacciato la zona a pettine secondo le dritte che erano state loro fornite mentre madre e padre in forte apprensione aspettavano sulla costa.
Mentre imperversava ancora il temporale e l'oscurità iniziava a farsi fitta, i due mezzi dei pompieri hanno iniziato a perlustrare un'ampia superficie di lago. Di tanto in tanto venivano spenti i motori delle imbarcazioni per cercare di sentire eventuali grida di aiuto. A mezzo chilometro dalla riva l'equipaggio della moto d'acqua è riuscito a sentire delle grida e così si è potuto, per fortuna, individuare il ragazzino e raggiungerlo. È stato ritrovato in acqua con indosso il giubbotto di salvataggio ma senza la tavola. Era infreddolito e stanco e difficilmente sarebbe riuscito a rientrare a nuoto verso la riva. Sulla costa l'abbraccio con i genitori rimasti tutto il tempo in trepidante attesa. L'intervento di ricerca si è concluso alle 22.30.
I vigili del fuoco l'anno prossimo avranno il nuovo motoscafo che sarà dotato di visore termico stabilizzato che faciliterà la ricerca notturna di persone e natanti dispersi, con la possibilità di individuare una persona in acqua a 1,2 km di distanza e una piccola imbarcazione a 4 km.
Ma la giornata dei pompieri è stata ancora più lunga perché nel pomeriggio, oltre all'operazione alla spiaggia Sabbioni (articolo a fianco), sono dovuti intervenire lungo la statale Gardesana perché tra due gallerie un capriolo era caduto ed era rimasto imprigionato in una voragine di 5 o 6 metri. Sono riusciti a estrarlo e portarlo in caserma a Riva, dove però, nonostante tutti gli sforzi e le cure, la povera bestiola è poi morta, forse perché rimasta troppo a lungo nel canalone.
I pompieri nella notte sono partiti per un altro servizio: poco dopo la fine dell'intervento sulla tubazione della cartiera ai Sabbioni hanno fatto da assistenza per l'atterraggio dell'elicottero di Trentino emergenza al campo sportivo Benacense, dove è stata trasportata dal centro abitato di Torbole, verso le 2.10, una persona colta da un malore.