Sanità privata, scontro tra le cliniche di Arco
Stasera il consiglio comunale di Arco affronterà il tema della sanità privata. Un tema tanto sentito quanto delicato. Il nodo del contendere è noto: la Casa di cura Eremo ha deciso di impugnare la delibera provinciale dello scorso luglio dinanzi al Tar. Il problema riguarda i posti letto: troppo pochi, lamenta l’Eremo, rispetto a quanto pattuito con la Provincia e non nei settori strategici della casa di cura. Come detto, la politica se ne occuperà, con un’azione che sembra corale. Lo farà attraverso una mozione da inviare alla Provincia, possibilmente condivisa da tutte le forze di maggioranza e opposizione. L’idea è quella di arrivare a redarre e condividere un documento domani sera, direttamente in consiglio, che chieda alla Provincia di rivedere i contenuti della delibera.
Fin qui la politica. Ma la faccenda si complica, perché a prendere posizione, in queste ore, sono state le due case di cure arcensi citate da Eremo nel ricorso al Tar: S.Pancrazio e Regina. È arrivata nelle scorse ore una comunicazione indirizzata al sindaco Betta e a tutti i consiglieri comunali, con un monito ben preciso che apre uno scontro interno molto duro: «Con la presente - scrivono al sindaco e ai consiglieri - vogliamo portare alla sua attenzione il fatto che Eremo ha già presentato ricorso al Tar su tale delibera contro Provincia, Aspp, Casa di cura Villa Regina, Ospedale San Pancrazio e Solatrix. Nel ricorso presentato riteniamo vengano scritte cose non veritiere ed in alcuni casi diffamatorie nei confronti delle nostre strutture riabilitative, ma in questa sede non è nostra attenzione entrare nel merito della questione che procederà per le sue naturali vie legali».
«Riteniamo comunque doveroso farle notare - sottolineano - che un appoggio del consiglio comunale a favore di Eremo sarà inevitabilmente interpretato come un’azione a discapito delle nostre strutture. Sarebbe difficile comprendere le motivazioni del consiglio: rappresentiamo realtà che hanno storicamente fatto parte integrante dell’economia del territorio, hanno fatto recentemente ingenti investimenti con il coinvolgimento del tessuto produttivo locale e offrono lavoro a oltre duecento persone. Ci auguriamo - affermano Regina e S.Pancrazio - che il consiglio comunale sappia mantenere una giusta imparzialità in una vicenda complessa che vede contrapposti interessi di tre realtà produttive di Arco e che possa prendere una decisione che non ci arrechi danno».
Interpellato, il sindaco Alessandro Betta preferisce al momento non commentare la vicenda e attendere l’esito del consiglio comunale di domani.
Il consigliere di minoranza Giovanni Rullo, esponente di «Tre», apre alla possibilità di arrivare a un accordo con la maggioranza: «Positivo il fatto di arrivare a una stesura comune della mozione in aula - afferma Rullo - se queste sono le premesse l’accordo è probabile. Il concetto mi pare chiaro: una posizione di difesa della casa di cura Eremo, che da parte della Provincia non ha ricevuto ciò che le era stato promesso in più occasioni, senza per questo togliere posti letto a S.Pancrazio o Villa Regina. Non si vuole recar danno a nessuno - sottolinea - semplicemente tener fede agli accordi presi. Nessuno chiederà di togliere posti alle altre due strutture interpellate».