Così Arco celebra Zucchelli "Maestro della modenrità"
Già dalla primavera scorsa Arco e l’Alto Garda hanno avviato una serie di eventi per ricordare il genio di Camillo Zucchelli, celebrando così il primo ventennale dalla scomparsa del noto architetto altogardesano. Celebrazioni volute dal Comune di Arco in collaborazione con la Mnemoteca.
Dopo la rassegna cinematografica in primavera, a cura del «Centro culturale La Firma», dopo l’appuntamento a «Palazzi Aperti» con la visita alla chiesa di Santa Barbara nell’omonima località sul monte Velo, ora a «Pagine del Garda» - la rassegna dedicata all’editoria gardesana che ha aperto ufficialmente i battenti sabato scorso e proseguirà per tutta la settimana - la Mnemoteca, sempre in collaborazione con l’amministrazione comunale arcense, organizza per venerdì al Casinò (ore 16), una mostra fotografica di Primo Cassol sull’opera architettonica di Camillo Zucchelli, illustrata da Mattia Riccadonna. A seguire un convegno cui parteciperanno Ivana Franceschi, curatrice del volume «Camillo Zucchelli Architettura fra cielo e terra», Roberta Arcaini della Sovrintendenza ai Beni culturali della Provincia, che parlerà dell’acquisizione da parte dell’Archivio provinciale dell’archivio professionale di Zucchelli, Alessandro Franceschini, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti che inquadrerà il progettista tra i maestri dell’architettura e la modernità, l’associazione «Ars Lineandi» che attraverso un suo rappresentante tratterrà l’influenza dell’architettura organica nell’opera di Zucchelli, Enrico Mazzucchi, esperto di arte sacra, che illustrerà i numerosi risvolti teologici dell’opera principale di Zucchelli, la chiesa di San Giuseppe al Rione Degasperi a Riva.
L’appuntamento a «Pagine del Garda», patrocinato dall’Ordine degli Architetti (che per gli iscritti costituisce anche evento utile al conseguimento dei crediti formativi professionali) rappresenta una tappa di approfondimento sui complessi aspetti dell’opera di Zucchelli come erano emersi da un primo studio avvenuto nel 2016 con una mostra e la pubblicazione di un libro. Le opere di Zucchelli contribuiscono a disegnare il profilo urbanistico del nostro territorio con le ardite forme della chiesa di San Giuseppe a Riva, il Palace hotel di Arco, la residenza Nuovo Centro e numerose ville private, ma la memoria viva in chi l’ha conosciuto ne ricorda in primo luogo le doti di grande generosità, umiltà e umanità, nonché l’impegno costante nel tessuto civile (fondò il Gruppo micologi Valli del Sarca, si fece promotore della campagna che alla fine degli anni Novanta propose un polo culturale all’ex Quisisana). Gli aspetti professionali e umani di Camillo Zucchelli sono emersi nelle testimonianze raccolte dalla Mnemoteca e pubblicate nel libro. L’appuntamento di venerdì al Casinò sarà l’occasione per rendere omaggio e conoscere l’opera di un progettista importante nel panorama dell’architettura in Trentino nel secondo Novecento.