Covid, nell'Alto Garda il lutto cittadino per quasi cento vite
Bandiere a mezz'asta sui municipi e palazzi pubblici, una commossa e partecipata cerimonia in tutti i cimiteri, tante parole di ricordo tra le note del «Silenzio» e le campane a lutto. Grande commozione ieri nell'Alto Garda in occasione della giornata di lutto cittadino voluta in ricordo delle tante vittime di coronavirus registrate in questi mesi sul territorio altogardesano.
Un'iniziativa proposta dal decano rivano don Dario Silvello in tutte le parrocchie dell'unità pastorale Alto Garda - Valle dei Laghi, e che, per la prima volta in Trentino (ma è anche una delle prime in Italia) ha visto l'adesione convita di tutte le amministrazioni comunali locali, delle autorità civili e militari e di molte associazioni, che si sono ritrovare in orari diversi sui cimiteri di Riva, Arco, Dro, Drena, Tenno e Torbole pur tra mascherine e attento distanziamento. La data scelta è quella del «Sacro Cuore di Gesù».
«Un ultimo commosso commiato a tanti nostri concittadini che sono mancati in questo triste momento, e che non abbiamo potuto salutare in modo comunitario per le limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria - ha spiegato sul cimitero di Drena Tarcisio Michelotti , presidente della Conferenza dei sindaci e primo cittadino drenese prima del suono del "Silenzio" - nei nostri occhi rimangono tante immagini di dolore, tristezza e lutto, ma questo è anche un momento di fede e speranza verso la ripartenza di molte attività sociali ed economiche nelle nostre comunità, pur rispettando le giuste attenzioni e distanziamento».
Nei cimiteri, accanto a familiari e conoscenti delle vittime, anche le rappresentanze dell'Arma dei carabinieri, dei Vigili del fuoco, dei sanitari e dei molti volontari impegnati in prima linea durante la pandemia.
«Abbiamo perso tante persone che hanno contribuito alla crescita umana, sociale e civile delle nostre comunità sin dal dopoguerra - ha spiegato il sindaco droato Vittorio Fravezzi prima al cimitero di Pietramurata e quindi a Dro, alla presenza di autorità militari e civili e dell'intero cda della Rsa "Molino" - esprimiamo cordoglio e vicinanza a molte famiglie provate dal dolore e dal lutto, ricordando l'impegno della comunità locali in ogni fase dell'emergenza e ora nella ripartenza tra molti sacrifici sociali ed economici». Gli strumentisti delle bande sociali di Pietramurata e Dro-Ceniga hanno fatto risuonare le note del «Silenzio».
Ad Arco la cerimonia si è tenuta alle 20 in via Mantova. «La nostra città è stata duramente colpita in questi mesi - ha detto il sindaco Alessandro Betta - e tanti hanno perso un caro o un amico senza neppure poter stare loro vicini. Ci troviamo al cimitero, tra tante attenzioni, per stare assieme, anche idealmente, affrontare insieme il dolore e guardare al futuro con speranza». A Riva, infine, è stato il suono della «Renga», la campana della Torre Apponale, a concludere il rito funebre tenuto al cimitero di via Grez alle 20.30 alla presenza del sindaco Adalberto Mosaner.