Arco: tantissime famiglie in difficoltà, la Caritas in campo per aiutare
Nel 2020, l’anno segnato dal covid-19, il Centro di ascolto e solidarietà della Caritas di Arco, in collaborazione con i servizi sociali comunitari e con l’amministrazione comunale di Arco, ha sostenuto le famiglie in difficoltà pagando affitti, bollette (luce, gas e acqua), tasse comunali, buoni mensa e spese sanitarie «per 71 mila euro - fa sapere con una nota riassuntiva il Comune di Arco - contro i 69.500 euro del 2019, che già segnò un netto incremento rispetto ai 55.360 euro del 2018».
Gli interventi che hanno richiesto il pagamento di somme (come arretrati di affitto o bollette) «sono stati 454 (contro i 381 del 2019 e i 365 del 2018). Le voci principali sono le bollette insolute (22.140 euro), gli affitti (13.576 euro), le tasse comunali (7.874 euro), le iniziative di difficoltà individuate a livello di Comunità di Valle dal Tavolo della solidarietà (6.757 euro), pannolini e latte in polvere (4.570 euro), contributi per spese di emergenza (4.150 euro), pacchi viveri (2.575 euro), buoni mensa (2.163 euro) e spese sanitarie (1.243 euro)».
«Scorrendo i dati aggregati per mese - scrive nella nota il Comune - salta all’occhio il netto peggioramento della situazione a partire da aprile, quando gli effetti del lockdown si fanno sentire: gli interventi per bollette insolute sono passati dai 730 euro di marzo ai 2.554 di aprile e ai 5.088 di maggio, per scendere in giugno a 3.437, ma mantenendosi poi su livelli molto elevati (2.600 euro in luglio, 1204 euro in agosto, 2.251 euro in settembre). Stesso andamento per gli interventi per gli affitti: dai 403 euro di marzo si è passati ai 2135 euro di aprile, ai 4.037 di maggio e ai 4.839 euro di giugno (poi la situazione si è relativamente normalizza e l’entità degli aiuti è scesa, 300 euro in luglio e in agosto)».
«Quest’anno la pandemia ha peggiorato una situazione già provata dalla crisi - spiega il coordinatore del Centro Romano Turrini - perché non solo molte famiglie hanno vissuto la malattia e la scomparsa di persone care, ma anche pesanti ripercussioni sui loro bilanci: sono venute a mancare numerose occasioni di lavoro, soprattutto stagionale, e così la schiera di chi si è trovato in situazione di bisogno è notevolmente aumentata. Dall’inizio della pandemia ogni quindici giorni abbiamo distribuito a una media di circa 70 famiglie pacchi con viveri a lunga conservazione, grazie al sostegno del Banco alimentare e della Coop Alto Garda, e materiale per la pulizia della casa e della persona, raccolto nel negozio Tigotà. Nelle stesse occasioni, inoltre, sono stati forniti a circa 15 famiglie pannolini e latte in polvere, appositamente acquistati. Grazie alla donazione di quasi 500 buoni spesa, inoltre, è stato possibile recentemente acquistare scarpe, vestiti, biancheria per la casa, pentole, materiale scolastico e giochi sulla base delle richieste delle singole famiglie, che abbiamo sondato per mezzo di un questionario. Inoltre sono stati attivi il magazzino mobili e i magazzini di vestiti per persone di diversa età. È stato aperto, due volte alla settimana, uno sportello negli uffici Caritas di piazza delle Canoniche, per la compilazione di domande per la richiesta di aiuti economici a “InFondo Speranza”, voluto dalla diocesi di Trento, che a oggi alle famiglie della nostra comunità ha attribuito 32 mila euro».
«Nostri rappresentanti partecipano al Tavolo solidarietà della Comunità di Valle - spiega Italo Santuliana - condividendo decisioni su situazioni familiari molto impegnative e complesse. Tutti questi aiuti sono stati destinati a famiglie italiane e straniere, ricordando il messaggio di papa Francesco che ci invita a essere tutti fratelli. È stato possibile fare tutto questo grazie all’impegno costante di tanti volontari».
A tutti i volontari della Caritas - dice il sindaco Alessandro Betta-voglio giunga il mio sentito ringraziamento per il lavoro che svolgono, appassionato e prezioso. Credo che anche nel 2021 la stretta sinergia tra amministrazione comunale, Caritas e più in generale volontariato sarà fondamentale per dare risposta a una situazione socio-economica che mi limito a definire grave».
Eventuali offerte si possono fare sul conto del Centro di ascolto e solidarietà presso la Cassa rurale Alto Garda, IBAN IT84B0801634310000000051478.