Santi: «Ci serve un’Euregio più forte», e l’assessore Ossanna parla di turismo
La sindaca di Riva del Garda dà una scossa all’ente: «Non solo in ambito turistico, ma anche in campo aziendale, scolastico e culturale»
RIVA DEL GARDA. Ma l’Euregio esiste? Cosa fa di concreto? In che modo potrebbe incidere davvero sullo sviluppo delle regioni? "Noi riteniamo che l'Euregio sia importante per Riva del Garda, perché è una città internazionale che guarda molto verso nord, da dove arrivano principalmente i turisti. Per noi l'Euregio potrebbe essere quell'istituzione che riesca a veicolare meglio la domanda con l'offerta non soltanto in campo turistico, ma anche in campo aziendale, scolastico e culturale". Lo ha detto la sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, durante la prima visita ufficiale dell'assessore agli enti locali della Regione Trentino Alto Adige, Lorenzo Ossanna.
"Se durante il periodo dei ponti pasquali avessimo avuto un 'green pass' per il territorio dell'Euregio probabilmente tutto il mondo della ristorazione avrebbe potuto lavorare comunque", ha aggiunto Santi.
La proposta della sindaco è stata accolta da Ossanna, che ha parlato dell'opportunità di "attivare delle forme di sinergia anche in campo sanitario per gestire i flussi turistici che provengono dall'Austria e dalla Baviera" per promuovere il turismo in tutto il territorio regionale.