Una raccolta fondi per i bambini di Nicolae, il tecnico morto sul lavoro all’Eremo di Arco
Schiacciato nella tromba dell’ascensore che stava installando, il giovane imprenditore romeno lascia la moglie e tre figli: la Casa di Cura e la Cassa Rurale aprono una sottoscrizione
IL DRAMMA Tragedia sul lavoro alla casa di cura Eremo
I DATI Infortuni e morti sul lavoro in Trentino
ARCO. A meno di una settimana dalla tragica morte di Nicolae Catalan, il tecnico specializzato di 31 anni morto schiacciato la sera del 21 dicembre scorso dal contrappeso dell'ascensore dove stava lavorando, nella casa di cura Eremo di Arco, arriva la notizia della solidarietà che, ancora una volta, si è messa in moto nel nostro territorio.
La Casa di Cura Eremo, infatti, grazie all'aiuto della Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto e della Caritas di Riva del Garda, ha promosso una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Nicolae Catalan, formata dalla moglie e dai tre figli che nei giorni scorsi si sono recati in Romania per dare l'ultimo saluto al proprio caro, marito e padre.
Ad annunciarlo l'amministratore delegato della casa di cura, Sergio Fontana: «Insieme alla Cassa Rurale abbiamo cercato di capire come avviare, in tempi rapidi, un conto corrente a cui poter destinare fondi, iniziativa alla quale ovviamente partecipa anche Eremo. La soluzione è stata quella quella di aprire conto corrente presso la Caritas di Riva del Garda».
Per chi volesse aiutare la famiglia di Nicolae Catalan, l'Iban del Conto corrente é: IT 50U080 1635 32000 0002420004, Codice Bic CCRTIT2T04A (o in alternativa IT50U0801635320000002420004), presso la Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto con casuale «Raccolta fondi famiglia Nicolae Catalan». Dalla tragedia della scorsa settimana che ha scosso tutto il Trentino, dunque, arriva ora una bella iniziativa di solidarietà che vede la Casa di Cura Eremo in prima fila.
Come ricostruito nei giorni scorsi sulle colonne del nostro giornale, Catalan stava svolgendo alcune operazioni di saldatura nella tromba dell'ascensore per completare la messa a terra del nuovo impianto quando un suo collaboratore, questa la ricostruzione, avrebbe attivato il pulsante, forse per recuperare del materiale al piano di sopra. In pochi attimi l'ascensore si è messo in funzione e così il contrappeso ha fatto il percorso contrario, verso il basso, schiacciando il 31enne senza lasciargli scampo.
Il giovane tecnico, domiciliato a Bolzano e residente a Roma, è stato rinvenuto dai colleghi sul fondo della tromba dell'elevatore. La vittima era titolare di una ditta a cui avevano appaltato la messa a terra dei lavori dell'impianto e alle 20 stava ancora lavorando per cercare di terminare le consegne entro Natale. Per partire poi per le Feste in Romania, dove purtroppo non è mai arrivato.