Lutto a Riva: è morto a 79 anni il titolare dello storico negozio “Supersport”
Aveva lo sport nell’anima. Era stato militare paracadutista della Folgore, uno dei primi a provare il volo in parapendio in Italia. Lascia la moglie Antonietta Sartorelli e l'amata figlia Sara
RIVA. «Dai su, varda che l'è mezzora che te spetem». Questa frase chi scrive per ricordare la morte di Aldo Morandi, volato via a 79 anni a causa di un brutto male che con tutta la sua tenacia ha combattuto fino alla fine, se la ricorda bene. Un giro in mountain bike con l'amico Lallo Tagliasacchi in valle di Ledro per inaugurare la bici nuova del "pivellino" di tredici anni più giovane ma molto, molto meno allenato dei due citati.
Perché Aldo Morandi era uno di quelli che lo sport lo praticava non a chiacchiere, ma con i fatti. Appese le chiavi del suo negozio (il mitico «Supersport Morandi in viale San Francesco a Riva) al classico chiodo il 19 dicembre del 2005, pochi giorni prima di compiere 62 anni (era nato il 30 dicembre del 1943) Aldo si era già regalato in anticipo per la pensione la partecipazione alla maratona di New York il giorno 6 novembre.
Poi, lui che già vantava un invidiabile curriculum da sportivo si mise a testa bassa dietro alle attività di famiglia con la sua signora di una vita, la moglie Antonietta Sartorelli e l'amata figlia Sara. Ma la corsa a piedi per Aldo Morandi era solo uno "spicchio" delle sue passioni, lui che era stato militare paracadutista della Folgore, uno dei primi a provare il volo in parapendio in Italia, praticante dello sci di fondo e da discesa, amante del tennis, il brevetto da sommozzatore, la felicità di pedalare sia con le ruote artigliate sia con quelle strette, da "schiva tombini" come si dice in gergo tra chi corre con la mountain bike per prendere in giro chi corre con quella da strada.
La Transalp, la Nove Colli, l'ascesa al terribile Zoncolan in Veneto, la Marcialonga della val di Fiemme, la Vasaloppet in Svezia, la Bikebeiner in Norvegia e la Hiihto in Finlandia, questo il trittico più difficile di gare per sci di fondo che si conosca, la Gran Fondo della Val Casies sono solo alcune delle gare con gli sci ai piedi che Aldo ha portato a termine. Poi ci sono le avventure dei grandi Raid come l'attraversamento del Cile con l'amico tragicamente scomparso qualche anno fa Claudio Semeraro.
Se la racchetta da tennis era un'altra grande passione, lo sci da discesa lo ha visto tra i paletti di numerose gare in cui eccelleva anche con questa disciplina. Ma l'Aldo è stato anche tra i primi a cavalcare le onde del lago di Garda con la tavola da windsurf.Aldo Morandi era un vero sportivo, di nome e di fatto, ma non parlava mai di ciò che faceva se non in famiglia e tra pochi amici.
Non amava mettersi in mostra, non avrebbe nemmeno gradito che si scrivesse della sua morte. Chi lo sta facendo sa già che una volta ritrovati dovrà chinare il capo e dirgli «scusa Aldo, ma il cuore, la gente che ti conosceva me lo hanno chiesto». Un'inutile scusa che non eviterà un amorevole ma sano scappellotto, certo che sarà poi perdonato al primo caffè assieme. Per espressa volontà della moglie e della figlia le esequie si terranno in forma strettamente privata.