Orso per Arco, la rabbia di FdI: “Problema sempre più grave, le chiacchiere di salotto degli animalisti stanno a zero”
Alessandro Urzì, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore della regione per il partito, sul piede di guerra: “Fondamentale agire subito, non possiamo avere un'altra tragedia dopo quella di Papi”
ARCO. “Stamattina gli agenti del corpo forestale della provincia di Trento sono dovuti intervenire ad Arco dopo aver ricevuto diverse segnalazioni relative alla presenza di un orso nel centro del paese - così Alessandro Urzì, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore della regione per il partito, commenta la notizia di qualche ora fa-. Si è anche registrato un contatto ravvicinato con un residente che ha descritto l’orso come spaventato e in cerca di una via di fuga”.
“Questa è, purtroppo, l’ennesima conferma della pericolosità della presenza dei grandi predatori nei pressi dei centri abitati in Trentino e in Alto Adige, adesso anche fra le case. Al di là delle responsabilità e delle cause di questa situazione – continua Urzì - ora è fondamentale agire subito”.
”Non possiamo attendere un’altra tragedia come quella accaduta ad Andrea Papi: a livello provinciale abbiamo chiesto, subito dopo l’uccisione del giovane della Val di Sole, l’attivazione di un tavolo di coalizione per trasferire nel cuore della Provincia le richieste della popolazione e delle istituzioni che possono offrire un intervento immediato, di prevenzione. Di certo deve essere attivato immediatamente il grande piano per la gestione degli orsi. Le chiacchiere – e conclude - degli animalisti da salotto stanno a zero. La priorità è non far rischiare la vita alle persone. Il tutto è gestibile con l’organizzazione e la determinazione”.