Provincia / Il tema

Per l'assessore Failoni, in Trentino l'overtourism non esiste: «Giusto qualche giornata di difficoltà...»

Ci si interroga sul futuro (il Garda per esempio guarda al cliente arabo), ma sul rischio di ultra-affollamento il rappresentante della giunta nega la presenza di problemi

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RIVA DEL GARDA. Il Garda trentino punta ad allungare le stagioni, e lo fa anche guardando a nuovi mercati, come quello arabo. Lo ha fatto nel weekend con la quarta edizione di «Grand Tour» (spazio di confronto e discussione nato da Comunità del Garda e Università Cattolica, ormai alla sua terza edizione) da sempre dedicato all’approfondimento del fenomeno dei “turismi emergenti”: quello americano, quello cinese e, centro della discussione della tappa trentina del tour, che si è svolta all’ex Colonia Pavese di Torbole, quello arabo. Relatore dell’incontro è stato il professore di lingua e cultura araba Wael Farouq.

Nel suo intervento ad apertura della conferenza sull'accoglienza culturale dei turisti arabi, l'assessore al turismo della Provincia autonoma di Trento Roberto Failoni ha colto l'occasione per dire la sua in merito al discusso fenomeno dell'overtourism, o ultraturismo: in poche parole, una presenza turistica sempre più esasperata e pressante, che va a minare la vivibilità di un territorio a scapito sia dei residenti che degli ospiti che vorrebbero godere di un'esperienza vacanziera più pacifica e autentica.

Se ne parla da anni per quanto riguarda i flussi turistici sulle Dolomiti, per esempio, ma ultimamente viene denunciato sempre più spesso anche nelle nostre cittadine altogardesane. Ma il pensiero della giunta trentina – che si parli di traffico sui passi dolomitici o aumento dei prezzi immobiliari e della spesa per chi vive nelle zone turistiche – è ben chiaro.

«Non mi sentirete mai parlare di "overtourism" - ha dichiarato Failoni - qui in Trentino abbiamo giusto delle giornate di difficoltà. Tutto quello che viene fatto per il turista viene fatto anche per coloro che abitano i paesi trentini. Dobbiamo essere realisti rispetto a quello che il turismo lascia: certo, ci crea anche dei problemi, in particolare nella viabilità, ma i risultati positivi avuti in queste ultime stagioni turistiche post pandemia vanno portati avanti.

Questo è per noi un momento molto importante, e invito il presidente dell'Apt a organizzare momenti di confronto e divulgazione alla cittadinanza di tutti i servizi che abbiamo, per i turisti e per i locali».

A latere di queste considerazioni, Failoni ha tenuto anche a rinnovare alla presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini la volontà della Provincia trentina a lavorare per presentare al mondo un'immagine unita e omogenea del lago di Garda, che vada oltre la suddivisione regionale.

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