Alto Garda / Mobilità

C'è un ponte in più sul Sarca: quello della ciclovia a Torbole

Posata la struttura in acciaio lunga 52 metri e larga sette: coinvolgerà il vecchio ponte stradale in una generale riqualificazione e sarà percorribile dalla prossima primavera

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di Davide Pivetti

TORBOLE. Pesa 72 tonnellate, è lungo 52 metri, largo 7 e avrà una pavimentazione ampia 5 metri in grado di garantire in tutta sicurezza il transito dei milioni di cicloturisti che, prima o poi, percorreranno la Ciclovia del Garda. In una lunga e complessa giornata di lavoro è stato varato ieri il nuovo ponte sul Sarca a Torbole, tutto dedicato appunto a ciclisti e pedoni.

Un'opera interamente in acciaio, progettata dallo studio «Fontana & Lotti - Lorenzi» di Riva, che scavalca con un'unica campata il fiume e affianca il ponte stradale cercando di "avvolgerlo" in una più ampia opera di svecchiamento e integrazione delle due passerelle.

È il terzo ponte che unisce le due sponde del Sarca nel suo tratto finale: oltre a quello stradale c'è infatti l'altro ponte ciclopedonale alla foce. Il grosso dei lavori si concluderà entro questo pomeriggio, con lo sgombero delle grandi gru che ieri si sono occupate della posa degli elementi e con il completamento di alcune opere accessorie.

Questo significa anche che il divieto di transito sulla Ss240 in quel tratto potrebbe essere revocato anche un po' prima delle ore 19, indicate ufficialmente. E sarebbe un bene visti i disagi importanti che la chiusura della strada ha inevitabilmente creato ieri con tutto il traffico deviato sulla Maza e quindi sulla San Giorgio. Code, rallentamenti, tempi di percorrenza esagerati.

Il nuovo ponte non sarà subito utilizzabile. La pavimentazione sarà posata dopo Natale e poi ci sarà una serie di opere accessorie (ma complesse) che dovrebbero consentire l'inaugurazione a primavera. Tra l'altro c'è da raccordare il nuovo ponte a banchine ciclopedonali stradali ancora tutte da realizzare al posto del marciapiede lato sud di via Matteotti.

«Il ponte farà parte di una più ampia riqualificazione della viabilità in centro a Torbole - dice il sindaco Gianni Morandi - tutti interventi che contiamo di completare prima dell'estate. Anche il ponte deve essere considerato una infrastruttura da integrare con l'esistente.

Per questo ho insistito perché venisse posato accanto al ponte stradale coinvolgendolo in una riqualificazione complessiva. La carpenteria metallica sarà in parte rivestita ottenendo un più gradevole risultato visivo. Tra i due ponti anche il verde con una serie di fioriere».

Poi ci sarà da intervenire sui due marciapiedi dove il ponte "atterra", entrambi da allargare e trasformare anche se in modo diverso.

«Stringeremo la carreggiata stradale ma nei limiti del consentito», dice Morandi, ricordando che quella già è zona da 40 all'ora e che in prospettiva diventerà da 30 all'ora. La velocità giusta per entrare nel nuovo "salotto" torbolano.

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