Campana dei Caduti nella morsa dei debiti
Per chi suona la Campana? Ultimamente per le banche. Tanto che la Provincia, grazie alla legge 25 del dicembre scorso, ha deciso di destinare ben 2 milioni 280 mila euro per evitare, usando parole grosse per rendere l'idea, il pignoramento di Maria Dolens
ROVERETO - Per chi suona la Campana? Ultimamente per le banche. Tanto che la Provincia, grazie alla legge 25 del dicembre scorso, ha deciso di destinare ben 2 milioni 280 mila euro per evitare, usando parole grosse per rendere l'idea, il pignoramento di Maria Dolens.
L'analisi effettuata da piazza Dante e dalla Fondazione guidata dal Reggente Alberto Robol ha messo in luce la critica situazione finanziaria della Campana dei Caduti rilevando una forte esposizione verso le banche che incide in misura consistente sui costi dell'ente.
La paura è che i mutui accesi a suo tempo per diversi lavori di sistemazione e ammodernamento possano limitare pesantemente, a causa delle pressioni degli istituti di credito, l'attività istituzionale della Campana e compromettere la funzione e l'importanza che questa realtà svolge sui temi della pace e della fratellanza. Anche perché davvero il Colle di Miravalle è un punto di riferimento a livello mondiale ed ogni anno accoglie personalità e premi Nobel ma pure scolaresche e ragazzi che imparano il valore dei diritti universali dell'uomo e della convivenza pacifica.
Insomma, è una sorta di bene collettivo (che, non a caso, regala a Rovereto lo status di «Città della Pace» e calamita in Vallagarina migliaia di visitatori, oltre a deliziare le serate con i 100 rintocchi famosi in tutto il pianeta) che se sparisse perché cancellato dai debiti impoverirebbe tutto il Trentino.
Di qui il piano di rientro verso i creditori varato dalla giunta provinciale che impegnerà risorse (già previste nei vari bilanci della Provincia) da quest'anno fino al 2017. Per il 2013, è previsto un aiuto di 550 mila euro; dal 2014 al 2016 saranno versati ogni anno 460 mila euro; nel 2017, infine, arriverà l'ultima tranche da 350 mila euro che dovrebbe estinguere ogni mutuo acceso dalla Fondazione.
Chiaramente questi soldi non potranno per nessuna ragione essere spesi per nuovi investimenti o per incrementare l'attività istituzionale; niente spettacoli o seminari internazionali con questi fondi, dunque, ma solo con quelli stanziati all'uopo ogni anno dall'assessorato competente.
Per il consiglio di Reggenza, comunque, non si può parlare di fallimento della Fondazione Campana dei Caduti e, dunque, nemmeno di rischio chiusura del Colle di Miravalle. Eppure le pressioni della banche ci sono, tanto che Trento ha dovuto ricorrere a stanziamenti straordinari.