La protesta di Casapound: «Via i profughi dal Trentino»
"L'immigrazione è una risorsa per chi la sfrutta" e "No al centro di accoglienza, prima gli italiani": sono gli striscioni che sono stati affissi nella notte dai militanti di CasaPound Trentino, per dire no allo spostamento dei profughi dal centro protezione civile di Marco a Borgo Sacco di Rovereto. Il sobborgo roveretano infatti dovrà presto ospitare un centinaio di immigrati che verranno spostati all'ex Cral di Borgo Sacco per affrontare il freddo invernale. "Una scelta che non offre una reale soluzione al problema di gestione di questi profughi" sottolinea CasaPound Italia Trentino, che aggiunge: "Ancora una volta non si valutano le esigenze delle città destinate ad accogliere centri di accoglienza, come nel caso di Borgo Sacco che, nel tentativo di rilanciare l'economia locale, aveva in cantiere un progetto di un parco urbano con ristorazione che avrebbe incrementato il turismo e creato posti di lavoro, ma che non combacia con la volontà del comune di accogliere i profughi".
"I cittadini inoltre - prosegue CasaPound Trentino - si sono dimostrati preoccupati anche per una questione di sicurezza: non da sottovalutare è infatti l'aspetto di una convivenza forzata e imposta da persone che non saranno poi costrette a vivere la quotidianità delle loro scelte. Non possiamo più tollerare che le esigenze dei nostri cittadini vengano messe in secondo piano - conclude Cpi - Ci opporremo duramente a chiunque vorrà far pesare sui cittadini, sui nostri quartieri e sulla nostra economia le scelte criminali riguardo l'immigrazione"