Depliant con gaffe per la Campana dei Caduti

La Campana dei Caduti è uno dei simboli di Rovereto. Non solo, è pure la nuova meta turistica che attira visitatori da tutto il mondo alla ricerca del simbolo di pace sul tranquillo Colle di Miravalle. Per questo, per farla conoscere meglio a livello internazionale e portare sempre più gente in città è stato stampato e diffuso un depliant in quattro lingue: italiano, tedesco, inglese e francese. Peccato però che, forse per la fretta di arrivare alla pubblicazione nel minor tempo possibile per non perdere l'occasione di avere un'estate da record in quanto a presenze, i testi riportati sulla brochure sono pieni zeppi di errori. 
 
A segnalarlo direttamente alla Campana è Giuseppe Michelon, perito agrario e giornalista pubblicista, che invita la Fondazione a correggere il materiale pubblicitario. Questa la lettera inviata al Colle che, per altro, attende ancora una risposta: «Buongiorno, ho avuto modo di leggere il (nuovo) depliant ad uso turistico informativo sulla Campana dei Caduti scritto in quattro lingue. Vi ho purtroppo trovato molti errori (nelle versioni italiano e tedesco). 
 
Colpa dell'editore o della stamperia, ma ancora di più del correttore di bozza e firmatario del "Si stampi". A prova allego copia. Non conoscendo le lingue inglese e francese forse vanno rilette anche quelle. Nella speranza che si metta rimedio sollecito ringrazio per l'attenzione che verrà posta a questa mia».
 
Gli errori, chiaramente, sono di battitura, con parole divise, lettere dimenticate, assenza di dieresi (per il tedesco) o con punteggiatura inserita a caso. Cose che capitano, in fase di composizione, ma che dovrebbero essere corrette prima di andare in stampa. Perché una volta diffuso il depliant, considerando la quantità di gente che vista la Campana, la figura che ci si fa non è certo delle migliori. E hai voglia ad essere attrazione turistica, luogo di accoglienza e abbraccio per ogni cittadino del mondo se poi il messaggio che passa è poco corretto. Certo, si tratta di errori materiali e ben lungi dall'essere voluti ma la Rovereto città della Pace e del turismo dovrebbe prestare più attenzione ai dettagli, soprattutto se finiscono nelle mani di docenti e studenti che, complice il centenario della Prima guerra mondiale, raggiungono spesso il Colle di Miravalle.

 

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