Zeni: «Nessuna convenzione con la clinica Solatrix»

Il direttore Bongiovanni: «Siamo delusi»

di Luisa Pizzini

La clinica Solatrix non stipulerà una convenzione con la Provincia per gli interventi di chirurgia che vengono effettuati in giornata. Perché quest’ultima non ne vede la necessità. La notizia è contenuta nella risposta formulata dall’assessore provinciale alla salute Luca Zeni all’interrogazione che era stata presentata il 25 agosto scorso dal consigliere provinciale della Civica Trentina Claudio Cia.

Le fotografie scattate all’interno della struttura del Brione con le sale operatorie nuove, con le apparecchiature ancora protette dal cellophan e mai utilizzate avevano suscitato clamore. Sapere che esistono spazi come questi, attrezzati ed inutilizzati, mentre le liste d’attesa per questo tipo di interventi s’allungano aveva fatto riflettere. «Da un anno la Solatrix è in attesa della convenzione con la Provincia» denunciava Cia. «Uno stato di ibernazione vergognoso dal punto di vista dell’immagine della sanità trentina - scriveva l’esponente della Civica - considerato che a distanza di un anno dal loro completamento le nuove sale operatorie della casa di cura polispecialistica risultano essere equipaggiate ma mai utilizzate».

Ora Zeni spiega la situazione: «Per quanto riguarda la funzione di area chirurgica day surgery la struttura (Solatrix, ndr) ad oggi non è accreditata». E poi aggiunge, rifacendosi alla nota del 31 gennaio 2012 firmata dal dirigente generale del dipartimento politiche sanitarie: «A seguito degli incontri intercorsi con i rappresentanti della casa di cura è stato comunicato chiaramente alla società che si sarebbe autorizzata la sola costruzione e realizazione dell’area chirurgica day surgery evidenziando che tale struttura non sarà oggetto di accreditamento e rimarrà nella disponibilità dell’operatore privato per un utilizzo diverso da quello previsto per i convenzionati accreditati. Non sussiste l’esigenza di prevedere l’incremento di questa funzione attraverso la stipulazione di accordi contrattuali con strutture private».

C’è delusione di fronte a queste parole da parte del direttore della clinica, Vito Bongiovanni: «Ho letto la dichiarazione dell’assessore Zeni che afferma che non c’è necessità di procedere con la convenzione - spiega -. Avevamo fatto un investimento di quel tipo guardando a tempi medio-lunghi e naturalmente ora questa linea è motivo di delusione per noi». Ma la Solatrix, nonostante evidentemente le prospettive in passato fossero bene diverse, ha le mani legate. «La programmazione sta in capo alla Provincia - continua Bongiovanni - e fino ad oggi non ha mai assunto una posizione in questo senso. Ad ogni modo la speranza che le cose possano cambiare c’è».

Nella stessa risposta, l’assessore alla sanità precisa che «nessun contributo è stato stanziato dalla Provincia per la realizzazione delle sale operatorie, nè in generale per la ristrutturazione della struttura». Infine vengono elencati gli importi erogati dalla Provincia a favore della Solatrix per l’attività di degenza, secondo l’accordo contrattuale del 2015: «7.200.000 euro per utenti provinciali, suddiviso in 3.500.000 euro per la medicina, 1.050.000 euro per la riabilitazione, 2.650.000 euro per la lungodegenza. Inoltre 1.330.000 euro per utenti extraprovinciali». In riferimento all’attività di specialistica ambulatoriale, l’accordo del 2015 che prevede: «1.830.000 euro per utenti provinciali (divisi tra cardiologia, oculistica, otorinolaringoiatria, gastroenterologia, neurologia, chirurgia generale e vascolare, ortopedia, diagnostica per immagini, anestesia, urologia, endocrinologia, reumatologia, dermatologia, penumologia e altre). Infine 230.000 euro per utenti extraprovinciali».

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