Mai così tanti negozi, bar e ristoranti a Rovereto come oggi. Mediamente ogni roveretano, conteggiando anche neonati ed anziani, ha a disposizione per sé 2,87 metri quadrati di negozi. Uno dei tassi più alti in provincia. Il quadro, ad una prima lettura sorprendente in quanto antitetico al leit motiv della crisi economica, emerge nell'analisi generale dell'economia roveretana allegata al bilancio comunale di previsione 2016. Sono 746 gli esercizi commerciali al dettaglio con sede fissa, il dato più alto negli ultimi dieci anni; quasi la metà di questi (44,2%) nel centro storico. E sono 188 i pubblici esercizi tra bar, bar con pasti veloci e ristoranti. Erano 185 l'anno scorso, 160 nel 2005. Se oggi Rovereto può contare su un pubblico esercizio ogni 205 residenti, cinque anni fa, i baristi potevano contare su una clientela potenziale media di 228 persone.

Sul fronte degli esercizi commerciali l'analisi del Comune (che non prende in considerazione le due recenti apertura del Conad sul corso Rosmini e dell'Iper Orvea di via del Garda) evidenzia come gli «esercizi di vicinato» (con superficie di vendita inferiore ai 250 metri quadrati) siano la grande maggioranza, con 604 esercizi, il massimo storico. «La distinzione per tipologia di vendita - si legge nel documento - dopo la brusca regressione nel biennio 2012-2013, mostra che gli esercizi alimentari sono aumentati nel 2014 raggiungendo il massimo storico dal 2005 per poi bruscamente ripiegare (meno 7%) nell'anno corrente. Anche gli esercizi misti hanno mostrato un trend in aumento raggiungendo le 114 unità (massimo storico dal 2005); ed anche per gli esercizi non alimentari siamo al massimo da un decennio a quota 567 esercizi».

La superficie commerciale per abitante/residente, che risultava nel 2005 pari a 3,09 metri quadrati, è diminuita a 3,02 nel 2009, a 2,99 mq nel 2010, rimanendo pressoché invariata a fine 2011, per poi scendere dai 2,91 mq del 2012 ed a 2,87 mq di fine ottobre 2015: questo dato evidenzia che la crescita della popolazione è più forte della crescita delle superfici commerciali.

Sul fronte dei pubbilici esercizi invece analizzando la suddivisione nei tre grandi settori per attività prevalente (ristorazione, bar con pasti veloci e bar classici), si può notare che la categoria della ristorazione risulta in aumento (da 46 esercizi nel 2005 a 62 ad ottobre 2015), mentre i bar con pasti veloci dal 2005 sono pressoché raddoppiati, passando da 40 a 81. Speculare la discesa che si registra nei bar «classici» che hanno però ripreso a crescere nel 2013 e 2014, per poi rimanere in lieve diminuzione nel 2015 (48 a fine ottobre). Erano 77 a fine 2005.

Occorre però rilevare che la crescita della categoria dei bar con pasti veloci è quasi esclusivamente dovuta ad un passaggio di categoria nell'ambito delle due suddivisioni, ma è comunque vera la riflessione che l'espansione dei pubblici esercizi a Rovereto dopo una fase di sostanziale stabilità dal 2007 al 2010, ha ripreso a crescere, in misura lieve nel 2012 ed in maniera decisamente più significativa nel 2013 e nel 2014, rallentando però sensibilmente nei primi 10 mesi del 2015, «risentendo - si legge nel documento - solo in parte di una congiuntura economica negativa che esplica i suoi effetti da tempo ormai soprattutto sui consumi interni delle famiglie e che ha colto nelle nuove aree di espansione edilizia ma anche in Centro Storico una nuova occasione di espansione che potrà essere anche temporanea. Se analizziamo i dati di trend con un occhio anche alla collocazione urbanistica dei pubblici esercizi, si registra che nel Centro Storico di Rovereto dopo la flessione del 2011, gli esercizi sono aumentati, da 73 a 80 e sono comunque ben al di sopra dei minimi del 2005. Un dato più controverso riguarda i dati di flusso, analizzando le cifre relative agli anni 2013-2014 e 2015 (parziale), possiamo notare che sono aumentate in maniera considerevole le nuove aperture mentre diminuiscono fino a quasi azzerarsi le estensioni a pasti veloci».