Girava per la città in vestaglia con una pistola. Anche a Rovereto ieri pomeriggio attorno alle 15, proprio come è accaduto alcuni giorni fa alla stazione Termini di Roma, in pochi minuti si è diffuso il panico. La gente che incontrava quest’uomo per strada, in via Rialto, cercava di dileguarsi in fretta ed in molti hanno chiamato il centralino della polizia locale per segnalare quanto stava accadendo. Avevano paura.

 

Non ci hanno pensato un attimo al comando di via Pasqui a mandare gli agenti sul posto in fretta e furia per cercare di capire che cosa stava succedendo. Memori di quanto accaduto soltanto qualche giorno fa (martedì sera, ndr) quando in corso Bettini è scattato l’allarme bomba per via di una valigia sospetta rivelatasi poi vuota. Quell’oggetto forse semplicemente abbandonato ha tenuto tutto con il fiato sospeso per oltre un’ora.

 

Ieri il panico fortunatamente è durato molto meno, ma ha comunque generato un po’ di paura. Per fortuna i vigili non hanno impiegato molto ad arrivare sul posto, in pieno centro, e rendersi conto che quella non era una vera arma. Era una pistola di quelle che vengono utilizzate per il «softair», la simulazione di tecniche, tattiche ed usi militari. Una sorta di gioco che di solito si pratica nei boschi. Non un’arma giocattolo, dunque, ma di quelle che si usano per questa pratica a metà tra il divertimento e lo sport.

 

Per i vigili urbani, che sono pratici e preparati in materia di armi, non è stato difficile mettere a fuoco la situazione. Tanto più che quell’uomo stava andando in giro in città con addosso una vestaglia da casa e già questo era il segnale di una situazione alquanto particolare. Per la gente che lo ha incontrato per strada però, nonostante l’abbigliamento bizzarro, quell’arma poteva rappresentare un pericolo reale. Da qui la paura seminata in città e la richiesta d’aiuto alle forze dell’ordine.

 

L’uomo a quel punto è stato preso in consegna dagli agenti della polizia locale che lo ha poi segnalato all’autorità giudiziaria.