Il Comune appalta pure l'illuminazione pubblica
La lettera, firmata dai sindacati, è ormai in viaggio: arriverà negli uffici di Dolomiti Energia - alle Poste piacendo - nelle prossime ore. Ed è una lettera che tradisce una qualche preoccupazione: si chiede un incontro urgente per valutare il futuro occupazionale del gruppo di operai e tecnici che si occupano della manutenzione dell'illuminazione pubblica. Perché? Perché il Comune di Rovereto, come prevede la legge, è andato all'appalto e ad aggiudicarsi il servizio è stato un consorzio con sede a Brescia. Da qui i timori dei sindacati, che chiedono certezze. A darle loro, in tempo pressoché reale, è il sindaco Francesco Valduga : «Non cambierà nulla, Dolomiti Energia è membro del consorzio». A ruota arriva la nota di Dolomiti Energia: «Nessun problema per il personale».
Serve fare qualche passo indietro. A Rovereto della manutenzione dell'illuminazione pubblica si occupava Set, società controllata da De, su affidamento diretto del Comune. Ma la legge è cambiata: se si tratta di società pubbliche i Comuni possono dare il servizio in affidamento diretto, altrimenti devono andare a gara. E De è una società privata, quantunque a controllo pubblico per l'80%. Dunque il Comune quello ha fatto, è andato all'appalto. Meglio, la giunta proporrà martedì al consiglio di aderire alla convenzione di Consip, che ha affidato tramite gara ad un consorzio la manutenzione dell'illuminazione pubblica del nordest. E questo ha preoccupato i sindacati: «Quello che dobbiamo capire è quale sarà il futuro dei dipendenti. Quindi chiediamo a Dolomiti Energia quali sono le sue strategie per il futuro - spiega Alan Tancredi , Uil, che allarga l'orizzonte immediatamente - il problema è che si è dovuti andare all'appalto perché De non è una società pubblica. Quindi perché non si prendono le decisioni politiche conseguenti al referendum. Si è parlato, dopo la mancata fusione tra Agsm e De, di una multiutility trentina, ma non si è fatto ancora nulla. Il risultato è che le società non investono, quindi non saranno pronte alla concorrenza. Per battere la concorrenza serve fare qualità e massa critica. Ad oggi non sono stati fatti investimenti strutturali, quindi la qualità sta scendendo, e la massa critica non c'è, perché mancano le scelte politiche. Questo, in ultima analisi, è un problema per i dipendenti e per il loro futuro».
I sindacati, insomma, chiedono chiarezza e prospettive. Sulle seconde serve tempo. Quanto alla prima, De smorza subito i timori: «Il Gruppo Dolomiti Energia è entrato a far pate del consorzio che ha vinto la gara indetta da Consip, l'eventuale decisione del Comune di Rovereto di aderire alla convenzione Consip non porterà alcuna dispersione di competenze né tantomeno ad alcun problema per il personale di Set distribuzione, in quanto le attività relative continueranno ad essere svolte direttamente dal gruppo Dolomiti energia». E Valduga: «Quando si è posto il problema dell'appalto, abbiamo collaborato con Dolomiti Energia, che ha creato un percorso. Il servizio sarà gestito da un consorzio con sede a Brescia, ma di cui Dolomiti Energia fa parte. E nel contratto, di cui si discuterà martedì in consiglio comunale, è chiaramente indicato che De si occuperà materialmente dei servizi sul suo territorio di competenza». Quel che cambia, osserva il sindaco (e conferma Dolomiti Energia), sono le condizioni per il Comune: «Accedendo all'appalto c'è la possibilità di avere un rapido efficientamento energetico della rete di illuminazione pubblica già entro 8 o 9 mesi, avremo inoltre la possibilità di rinnovare il nostro patrimonio d'illuminazione dal punto di vista dell'estetica».