Negozianti a scuola d'accoglienza A Rovereto la proposta dell'Upt
Non sempre chi si trova dietro al bancone di un negozio ha avuto la possibilità di seguire un percorso di formazione specifico per questo settore. E in certi casi il cliente se ne rende conto. Ma se i negozianti hanno voglia di tornare «sui banchi» potranno farlo con l’aiuto dell’Upt, l’Università popolare trentina che a Rovereto è presente con la Scuola per le professioni del terziario e che a partire dalla prossima primavera proporrà una serie di incontri mirati all’allestimento delle vetrine ed alla promozione della vendita.
«L’idea di questa iniziativa è nata assieme all’Unione commercio e turismo» svela Paolo Zanlucchi, direttore dell’Upt che da qualche mese ha trovato sede nella palazzina di via Pasqui 10. «È nata congiuntamente per mettere la scuola al servizio del territorio e quindi sarà aperta soprattutto agli operatori del commercio, con lo scopo di aumentarne la professionalità e la manualità perchè non tutti hanno avuto la possibilità di fare un percorso specifico in questa direzione e noi immaginiamo la scuola come un’oportunità per una formazione continua». Anche attraverso gli stessi docenti della scuola o con il contributo di professionisti esterni.
Se da una parte dunque i negozi e le altre realtà commerciali del territorio diventano un buon banco di scuola per i ragazzi che frequentano i corsi della scuola per il terziario, dall’altra la scuola offre agli stessi commercianti un motivo per tornare sui banchi e migliorare magari le vetrine o il merchandasing. «Su quella che sarà la formula - spiega Zanlucchi - stiamo lavorando anche con i referenti dell’Unione: che siano una serie di serate o qualcosa di diverso si vedrà. Per ora ci piace l’idea che i commercianti tornino a scuola, perché noi siamo pronti ad imparare da loro e, ci auguriamo, viceversa».