Addio all'arpista Elena Polonska
Si è spenta il 9 gennaio nella sua casa di Parigi l’arpista roveretana Elena Polonska, artista dalla carriera internazionale. Nata nel 1922, Elena Polonska era nipote della contessa Alberti-Poia, sposata con lo studioso inglese Saunders: la figlia della contessa, il soprano Isabella Teresina Saunders, si era sposata con il baritono russo Polonski e a Rovereto avevano cresciuto tre figlie: Elena, Rolanda e Gabriella. Elena si dedicò alla musica.
Degli anni roveretani, però, ricordava anche le grandi feste che a palazzo Alberti-Poia radunavano tutta la nobiltà del luogo. Sposata con il pittore francese Andrè Quellier, ha avuto due figlie, anche loro dedite all’arte: Ariane, ballerina e coreografa, e Isabelle, violoncellista e violista da gamba. La vita di Elena Polonska è stata dedicata interamente alla musica: nel 1970 ha fondato la «Camerata de Paris» ed ha fatto parte del «Groupe d’instruments anciens de Paris». Si dedicò alla musica antica, recuperando il repertorio medioevale e rinascimentale, quando ancora non lo faceva quasi nessuno.
Dopo la vendita di palazzo Alberti in corso Bettini la famiglia aveva mantenuto l’usufrutto sulla «casa del contadino», un edificio in via Sticcotta circondato da una grande vigna. I rapporti con la città sono rimasti sempre vivi: nel 1999 il Museo Civico dedicò una retrospettiva alla sorella di Elena, la scultrice e poetessa Rolanda. Circondata da musica e arte, e con frequentazioni da alta società, Elena era al contempo sofisticatissima e di un’immediatezza disarmante. Attiva come concertista fino al 2000, l’amore per la musica ha accompagnato Elena anche negli ultimi anni, dedicati ad incisioni e alla stesura di una raccolta di memorie che, se pubblicate, riporteranno in città un po’ dello spirito di una delle sue cittadine più vivaci e talentuose.