Campana dei Caduti inagibile Manca piano anti-terrorismo
La Campana dei Caduti non è agibile. L’intero compendio sul Colle di Miravalle - che si sta preparando a dovere per diventare uno dei posti più frequentati del 2018 - è infatti stato dichiarato «off limits» dalla Provincia. Che, non a caso, attraverso il dirigente del servizio di polizia amministrativa ha formalizzato il proprio diniego al rilascio dell’agibilità come contemplato dal Tulps. Insomma, per piazza Dante quel simbolo di pace e diritti umani universalmente riconosciuto al momento non può ospitare eventi, manifestazioni, assembramenti scolastici o chi per loro.
Detta così può allarmare ma, in verità, è figlia dell’italica burocrazia. Perché, sostengono alla Fondazione che da mezzo secolo cura gestione e rapporti di Maria Dolens, le prescrizioni suggerite da Trento per ottenere il via libera a far entrare la gente sono state seguite alla lettera. La mancanza, casomai, è non aver allegato documentazione fotografica completa dei lavori e aver consegnato fatture con intestazione delle imprese che li hanno eseguiti anziché compilare gli appositi moduli «trentini».
Tutto sarebbe quindi a posto e, soprattutto, non correrebbero alcun rischio gli eventi di richiamo già calendarizzati; su tutti la preadunata degli alpini con 500 invitati il venerdì della tre giorni delle penne nere a Trento. A tranquillizzare l’ente del Reggente Alberto Robol è Martino Cornali che si occupa di questioni amministrative. «Abbiamo chiesto l’agibilità per le iniziative come ogni anno ma per la Provincia la documentazione era incompleta e quindi l’hanno negata. Ma è questione di giorni: entro martedì sarà tutto a posto, in tempo per la riunione della commissione di mercoledì».
A giocare un brutto scherzo alla Campana dei Caduti sono state anche e soprattutto le nuove norme in materia di sicurezza imposte dall’antiterrorismo. E che impongono piani di evacuazione precisi sia per i locali chiusi che per le piazze. E a Miravalle c’è un ampio spazio open con tribune in fondo al viale delle Bandiere ma anche due sale da 220 e 60 posti. «Il piano di evacuazione riguarda perlopiù la cucina ma l’abbiamo smontata e regalata all’Osteria dal Barba e quindi dobbiamo modificarlo. Anche i parapetti dove c’è il tunnel vetrato sono stati già installati. Siamo a posto, mancano solo le foto. È tutto ok dal punto di vista sostanziale ma non da quello formale».