Il quartiere solidale che pensa agli altri
Un «quartiere solidale» è quel luogo dove i vicini di casa si danno una mano, il tessuto sociale è sano, c’è attenzione per i bisogni dei più deboli, sia bambini che anziani, e grande cura delle aree comuni.
Questo in teoria.
In realtà si tratta di un progetto già avviato da tempo al Brione ma che ora, grazie al finanziamento di 90mila euro in tre anni da parte di Fondazione Caritro e Provincia previsto dal bando «Welfare a km 0» che ha visto il progetto «Brione Insieme» primeggiare sugli altri, ha tutte le carte in regola per diventare realtà.
Capofila del progetto è la cooperativa Alisei che, viene spiegato, «si propone di organizzare un modello di welfare di prossimità, generativo e solidale all’interno del quartiere Brione e della Circoscrizione Nord della città di Rovereto». Sono tante le iniziative in cantiere per realizzare questo quartiere solidale e per porre un rimedio ai mali che affliggono la vita degli abitanti, cittadini esposti a condizioni di emarginazione anche a causa della solitudine, della povertà, della perdita dell’autonomia, o anche per via della lontananza dalla famiglia di provenienza, persone invisibili ai servizi assistenziali e che non possono contare su un tessuto sociale di protezione.
Se Alisei è capofila, il progetto funziona anche perché vi collaborano tante associazioni, vi è coinvolto il Servizio sociale del Comune di Rovereto, con le iniziative promosse all’interno della circoscrizione Nord, e ne prendono parte gruppi informali, cooperative sociali, enti non profit, artigiani, esercenti e associazioni professionali. Dal punto di vista pratico, saranno realizzate, o potenziate, attività come il portierato di quartiere, l’intervento dei volontari, la cura degli spazi comuni, la gestione dell’auditorium, il supporto delle famiglie con minori e, perché no, anche l’organizzazione di feste di quartiere e momenti di condivisione sociale.