La Centro e Sacco vogliono la ciclabile
Per collegare con una ciclopedonale Borgo Sacco al centro storico a Rovereto basterebbe trasformare via Campagnole in una strada a doppio transito per le bici, sacrificando qualche posto macchina. È questa la proposta della circoscrizione Centro votata all’unanimità e proposta da Fabrizio Corradini, presidente della circoscrizione di Sacco, invitato per presentare un progetto che coinvolge entrambe le circoscrizioni.
Il presidente saccardo ha spiegato il piano che «da sempre ci sta a cuore: andare in centro con la bici, dirigendosi verso Santa Caterina. Ma, avendo la possibilità di tornare indietro, ripercorrendo la stessa strada in senso contrario». Oggi, infatti, è possibile arrivare, passato il cavalcavia, in centro con le due ruote ma non è previsto il senso di marcia inverso, quindi dal centro storico a Sacco, poiché in via Campagnole è consentito un solo senso di marcia. È un limite che costringe gli amanti delle due ruote a fare lunghi giri, ad esempio dal lungo Leno, per ritornare a Sacco.
Le ipotesi prese in considerazione sono state diverse: da quella che consentirebbe, vista la larghezza della strada, anche il cosiddetto passaggio promiscuo che obbliga le auto a procedere a trenta all’ora. Ma per Fabrizio Corradini «da molti non è ritenuto sicuro».
Infine, l’ipotesi, che ha più convinto i consiglieri della Centro: consentire il parcheggio soltanto su un lato della strada, in cui le auto verrebbero posteggiate a spina di pesce.
Se la proposta venisse accettata dall’amministrazione gli appassionati delle due ruote dovrebbero, superato il cavalcavia, svoltare sulla sinistra, imboccando via Campagnole, sicuri di poter fare la stessa strada al ritorno.
Le uniche preoccupazioni possono essere di natura tecnica, ha riflettuto il consigliere Andrea Baldo, poiché «l’idea è molto bella, ma il percorso va studiato in modo accurato, per poterlo fare in tutta sicurezza».
Negli ultimi mesi la ciclopedonalità sembra essere il cavallo di battaglia della circoscrizione di Sacco, cui sembra stare a cuore una rivoluzione della viabilità su due ruote. Non soltanto per l’imminente avvio del cantiere per il sottopasso ciclopedonale della stazione, ma anche per il progetto, ancora allo stato embrionale, della secante ciclopedonale della Meccatronica.